Decreto fiscale, Commissione Finanze: stop a requisiti di buona condotta per i dipendenti delle imprese degli apparecchi da gioco

ROMA - Non è opportuno «estendere il requisito della buona condotta in maniera generalizzata» e «introdurre una norma di carattere generale in aperto contratto con quanto attualmente previsto dal testo unico delle leggi di pubblica sicurezza»: con questa motivazione, il sottosegretario all'Economia Pier Paolo Baretta ha espresso, a nome del Governo, parere contrario agli identici emendamenti Gemmato 27.5 e D'Attis 27.8 al Decreto Fiscale, che che prevedono che i dipendenti delle imprese che svolgono attività in materia di apparecchi con distribuzione di vincite in denaro debbano possedere i requisiti soggettivi di buona condotta previsti per il rilascio della licenza.
Il deputato Marco Osnato (FDI) ha sottolineato che gli emendamenti rispondono a «una richiesta avanzata dagli operatori del settore che incontrano difficoltà nel contrastare le infiltrazioni della criminalità», ma Baretta ha sottolineato che «l'introduzione del requisito della buona condotta per i lavoratori andrebbe contro quanto disposto dal testo unico delle leggi di pubblica sicurezza che prevede tale requisito solo per l'assunzione nelle forze di Polizia».
Anche il deputato del PD Claudio Mancini ha ricordato che, «con l'attuale formulazione delle proposte emendative si rischia un'applicazione troppo estesa, coinvolgendo anche lavoratori rispetto ai quali il requisito della buona condotta appare del tutto superfluo». I due emendamenti sono stati poi posti in votazione e respinti dalla Commissione, ma il sottosegretario Baretta ha manifestato «disponibilità ad accogliere un ordine del giorno che inviti ad un approfondimento sulla problematica».
MSC/Agipro

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