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Attualità e Politica

05/06/2023 | 18:57

Delega fiscale, gli emendamenti 'segnalati' per il voto in Commissione Finanze: De Bertoldi (FDI) punta su quota del gettito agli enti locali, Forza Italia chiede distribuzione equilibrata dei punti sul territorio

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Delega fiscale emendamenti segnalati Commissione Finanze De Bertoldi Forza Italia

ROMA - Sono meno di venti gli emendamenti sui giochi che saranno sottoposti al voto della Commissione Finanze, impegnata nell'esame della delega fiscale, mentre sono solo un paio gli emendamenti depennati dal fascicolo originario e che, sostanzialmente, ricalcavano altre proposte che sono sopravvissute alla scure dei 'segnalati'. Nel fascicolo che Agipronews ha potuto visionare e che sarà votato in Commissione restano in piedi la previsione di un registro unico per gli operatori di gioco, la possibilità per gli enti locali di compartecipare alle entrate del settore, un'adeguata distribuzione dell'offerta di gioco sul territorio e il riordino della disciplina relativa agli apparecchi senza vincita in denaro. L'ultima parola prima del voto spetterà al Mef, che dovrà esprimere il proprio parere sugli emendamenti.

Tra i 'segnalati', il senatore Andrea De Bertoldi (Fratelli d'Italia) ha portato avanti la sua proposta che prevede "forme di compartecipazione al gettito erariale o delle entrate provenienti dall'aggiudicazione delle concessioni" per regioni e ed enti locali e di prevedere che "una percentuale delle sanzioni amministrative riscosse in base ai controlli effettuati dalla polizia locale siano destinate al comune di riferimento". Guerino Testa (Fratelli d'Italia) ha segnalato il suo emendamento che chiede l'istituzione del "Registro Unico degli Operatori di gioco, senza ulteriori oneri per gli operatori salvi quelli per le pratiche amministrative di iscrizione". 

Alessandro Cattaneo (Forza Italia) ha segnalato per il voto la sua proposta che sottolinea l'importanza di una "equilibrata distribuzione territoriale dell'offerta fisica di gioco", per "evitare il formarsi di aree nelle quali l'offerta dei singoli prodotti di gioco pubblico sia totalmente assente o eccessivamente concentrata". Giorgio Mulè (Forza Italia) e Andrea Tremaglia (Fratelli d'Italia) hanno segnalato i propri emendamenti che chiedono di procedere a un "riordino, secondo criteri di maggiore semplicità e trasparenza, della disciplina riguardante le procedure per l'importazione, la commercializzazione e l'installazione degli apparecchi di puro intrattenimento senza vincita in denaro, introducendo procedure basate sull'autocertificazione" che attesti "la conformità e il rispetto dei requisiti tecnici previsti".
 
Dall'opposizione, invece, sono stati segnalati gli emendamenti di Stefano Vaccari (PD) - che chiede che "i soggetti pubblici e privati che svolgono attività di prevenzione e cura" della dipendenza possano accedere "ai dati sulla diffusione territoriale, la raccolta, la spesa, e la tassazione dei giochi" - e diverse proposte del Movimento 5 Stelle che prevedono 'introduzione di una "tessera obbligatoria" per poter giocare e di "tetti di spesa individuale", di concentrare l'offerta di giochi "in un minor numero di punti", di "dare piena attuazione alle indicazioni presenti nelle relazioni della Commissione Antimafia" in materia di antiriciclaggio, di estendere a "tutti i partner contrattuali dei concessionari" i "requisiti previsti dalla normativa antimafia" e di istituire "controlli preventivi sul personale assunto dai soggetti della filiera dell'offerta autorizzata".

MSC/Agipro

Foto credits: Manfred Heyde CC BY-SA 3.0

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