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Attualità e Politica

22/07/2015 | 12:28

Dl Enti locali, 11 subemendamenti bipartisan per garantire l'operatività delle agenzie fiscali

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Dl Enti locali subemendamenti agenzie fiscali

ROMA - Sono 11 i subemendamenti presentati all'emendamento del Governo 4.1.1000 al decreto Enti locali, in discussione in Commissione Bilancio al Senato, relativo all'operatività delle agenzie fiscali. 
Il senatore Ugo Sposetti (PD) chiede di ridurre «di almeno il 10 per cento il rapporto tra personale dirigenziale di livello non generale e personale non dirigente» e di ridurre il «fondo per il trattamento accessorio del personale dirigente di seconda fascia in proporzione ai posti dirigenziali effettivamente soppressi».  Inoltre, «per esigenze di funzionalità operativa connesse alla riduzione delle posizioni dirigenziali e ai fini dell'utilizzo più efficiente delle competenze professionali nelle loro caratteristiche distintive di ruolo, le agenzie fiscali hanno facoltà di istituire ulteriori posizioni organizzative, il cui numero deve essere comunque non superiore a quello delle posizioni dirigenziali soppresse e tale da assicurare, con la soppressione delle predette posizioni e la corrispondente riduzione del fondo per il trattamento accessorio del personale dirigente, un risparmio di spesa complessivo pari ad almeno il 10 per cento». 
Il senatore di Forza Italia Antonio D'Alì propone invece che le agenzie fiscali siano «autorizzate ad inserire nel ruolo di dirigente il personale appartenente alla pubblica amministrazione» che abbia «superato un concorso pubblico per titoli ed esami per il quale è previsto il possesso di laurea magistrale, che abbia superato procedure selettive interne per l'accesso all'incarico dirigenziale con specifica valutazione dell'idoneità a ricoprirlo provvisoriamente, che abbia svolto nella pubblica amministrazione un'esperienza professionale con la qualifica di funzionario, per almeno dieci anni, con qualifica funzionale appartenente all'area contrattuale apicale del relativo contratto collettivo nazionale di lavoro, che sia stato titolare di un formale contratto di incarico di funzioni dirigenziali presso un'Agenzia Fiscale, in modo continuativo per almeno trentasei mesi e che abbia aver ottenuto valutazioni della gestione dei risultati continuativamente positive».
Il senatore Giuseppe Vacciano (Misto) propone di istituire «un'area intermedia pre-dirigenziale alla quale si accede mediante progressione di carriera. Ai funzionari della terza area inquadrati nell'area intermedia pre-dirigenziale sono conferite deleghe di funzioni dirigenziali. Per la copertura dei costi concernenti l'istituzione dell'area intermedia le agenzie fiscali attingono ai risparmi di spesa derivanti dalla soppressione delle posizioni dirigenziali ricoperte mediante gli incarichi dirigenziali decaduti a seguito della sentenza della Corte costituzionale, fermo restando che non meno del 15 per cento del risparmio stesso deve essere destinato ad economia di bilancio». Un emendamento simile è stato presentato anche dal Movimento 5 Stelle, che in un'altra proposta di modifica sottolinea che nei concorsi «deve sempre essere data priorità ai vincitori e idonei di altri concorsi a dirigente, già espletati nell'ambito della pubblica amministrazione, alle procedure di mobilità, compresa quella volontaria, nonché, in base alle professionalità richieste, ad ogni altra procedura per l'assorbimento del personale in esubero dalle amministrazioni pubbliche, con priorità per il riassorbimento del personale di ruolo in servizio».
I senatori Vittorio Fravezzi (Gruppo Autonomie) e Luciano Uras (SEL) hanno presentato due emendamenti perchè venga riconosciuto «il ruolo dirigenziale, con conseguente rimodulazione delle vacanze nell'organico dei dirigenti, esclusivamente a quei funzionari delle agenzie fiscali, attualmente inquadrati nella terza area funzionale da almeno dieci anni ed in possesso di diploma di laurea magistrale o equipollente in materie attinenti alle attività di competenza dell'agenzia fiscale di appartenenza, che abbiano avuto accesso alla pubblica amministrazione a seguito di pubblico concorso».
Infine il senatore Antonio Milo (CRI) propone che «ai dipendenti delle Agenzie fiscali cui sono state affidate le mansioni della terza area sulla base di contratti individuali a tempo indeterminato sia attribuito il relativo inquadramento giuridico ed il corrispondente trattamento economico». MSC/Agipro

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