Evento I-Com, Poso (Dir. Ufficio Apparecchi Adm): “Riequilibrio tassazione e tutela dei giocatori pilastri del riordino retail, vicini ad accordo con le Regioni”

ROMA – “Riequilibrio della tassazione sugli apparecchi da gioco, rafforzamento del contrasto al mercato illegale e aumento delle tutele per i giocatori. Questi sono i pilastri dello schema normativo per il riordino del gioco fisico che stiamo portando avanti insieme al Ministero dell'Economia. Pensiamo ormai di essere vicini a un accordo con Regioni ed enti locali”. Lo ha dichiarato Elisabetta Poso, dirigente Ufficio Apparecchi da intrattenimento dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, durante l'evento “Prospettive del settore dei giochi in Italia: fiscalità ed interventi regolatori”, organizzato a Roma da I-Com (Istituto per la Competitività) e Brightstar Lottery Italia. 

Un intervento per riequilibrare la tassazione – ha spiegato – si è reso ancora più necessario dopo la riduzione delle entrate erariali provenienti dal settore delle Awp negli ultimi due anni. Se in precedenza la domanda delle slot aveva resistito agli aumenti delle tasse, con il sorpasso del gioco online su quello retail in termini di raccolta non si può più considerare questa domanda così rigida perché c'è stato un vero e proprio effetto sostituzione verso l'online. Il risultato è una riduzione delle entrate dello Stato, quantificabile in circa 300 milioni di euro all'anno, legata anche al fatto che il payout delle slot terrestri è sceso dal 70% a valori inferiori al 65%”. Una dinamica che sarà affrontata nella riforma, in coerenza con l’obiettivo di riequilibrio fissato dalla legge delega. L’Agenzia sta raccogliendo contributi dagli operatori, dalle categorie e dagli incontri pubblici: il confronto è essenziale per costruire norme sostenibili, efficaci e realmente applicabili nel mercato.

“Il rafforzamento delle misure di contrasto al gioco illegale – ha continuato Poso –  passerà attraverso il rinnovamento dell'impianto delle regole, piuttosto datato, e un aggiornamento del prodotto, per renderlo più sicuro. Le misure di protezione dei giocatori dovranno andare oltre le distanze e le fasce orarie, introducendo norme analoghe a quelle previste per il riordino del gioco online. Certo, non potranno essere identiche, ma saranno adattate alla particolare situazione del gioco retail, dove ricordiamo che c'è anche un ruolo maggiore degli operatori, veri e propri esecutori delle misure di protezione. La maggiore qualificazione dei punti di offerta fisici dovrebbe generare una sorta di 'distanza giuridica' che si contrappone a quella fisica. La distanza giuridica sta proprio nella particolare qualificazione dell'operatore, capace di intercettare le possibili derive del gioco patologico. Oltre a questo, potranno essere introdotte nuove forme di autolimitazione del tempo e della spesa e nuove modalità di autoesclusione”.

“Tutte queste misure – ha concluso Poso – devono costituire un pacchetto equilibrato e ben bilanciato, altrimenti si ottiene l'effetto di allontanare gli utenti dal quadro legale e spingerli verso il gioco illegale”.

“La politica oggi si preoccupa troppo del consenso quotidiano e se la gente ha un'immagine negativa del gioco, anche i politici che magari sostengono le ragioni del settore dei giochi hanno difficoltà a portare avanti quelle battaglie per paura di perdere voti”, ha commentato Andrea De Bertoldi, deputato della Lega. “Quindi – ha continuato – la prima battaglia dei concessionari del gioco pubblico deve essere quella di comunicare meglio che cos'è e cosa fa il gioco legale. Certo, non è facile non solo per la questione del Decreto Dignità, ma anche perché, di gioco, nelle trasmissioni televisive ci si occupa quasi sempre solo per parlarne male. Servirebbe anche una forma di pubblicità progresso, non per favorire le imprese del settore ma per far capire che i concessionari sono la barriera contro il gioco illegale e uno strumento per combattere la ludopatia”. 

DVA/Agipro