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Attualità e Politica

17/06/2024 | 12:18

Giochi, Tar Piemonte rimette a Corte Costituzionale questioni di competenza territoriale su ricorso di operatore contro Adm

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Giochi Tar Piemonte rimette a Corte Costituzionale questioni di competenza territoriale su ricorso di operatore contro Adm

ROMA – Il Tar del Piemonte chiede alla Corte Costituzionale di pronunciarsi sulle questioni di competenza territoriale, riguardo a un ricorso presentato al tribunale amministrativo da due operatori di gioco e promosso dall'avvocato Luca Giacobbe, contro la Direzione Regionale dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli di Piemonte, Valle d'Aosta e Liguria. Questi ultimi, infatti, sostengono che i ricorsi contro provvedimenti di Adm siano di competenza del Tar del Lazio.

LA VICENDA - Le due società hanno presentato il ricorso per chiedere l’annullamento del silenzio inadempimento serbato dalla Direzione Regionale di Adm sull'istanza presentata il 16 gennaio 2024 e sollecitata il 28 febbraio successivo. L'istanza era volta a ottenere l'avvio di un procedimento amministrativo, con intimazione verso il precedente concessionario per l'annullamento del relativo titolo autorizzativo correlato alla raccolta di gioco nella sala della società ricorrente; questo per consentire l'ingresso del nuovo concessionario, con cui la società aveva stretto un accordo per l'utilizzo degli apparecchi da gioco, in sostituzione di quelli del precedente concessionario, con cui a breve sarebbe scaduto il contratto. Ne scaturiva una controversia dinanzi al tribunale civile di Roma che con sentenza 7 ottobre 2023 accertava l’esaurimento dei contratti tra le parti in relazione alle due case da gioco. In seguito al ricorso introduttivo presentato dalle due società, Adm ha eccepito l'incompetenza territoriale del Tar del Piemonte, sostenendo che i ricorsi contro i provvedimenti di Adm siano di competenza del Tar del Lazio.

LA DECISIONE – Il Tar del Piemonte ha quindi rimandato alla Corte Costituzionale la pronuncia sulla questione di competenza territoriale, spiegando che “poiché il rilascio di nuove diverse autorizzazioni all’esercizio di due 'case da gioco' lecite preesistenti sono questioni che investono i poteri della Direzione territoriale Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta e non direttamente dell’Agenzia delle dogane e monopoli, non rispondono a un criterio generale di rilascio delle autorizzazioni riguardante l’intero territorio dello Stato, non concernono affatto questioni di particolari prerogative costituzionali come il governo del personale di magistratura oppure la necessità che si formi una giurisprudenza necessariamente univoca, come nel caso delle autorità indipendenti”.

GM/Agipro

Foto credits wp paarz/Flickr CC BY-SA 2.0

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