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Attualità e Politica

13/10/2015 | 13:05

Giochi e politica, Liuzzi (CoR): "Distanze minime non sono soluzione, la questione è prima di tutto culturale"

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Giochi politica liuzzi enada roma

ROMA - "Stabilire le distanze non è stato altro che un panno caldo, una foglia di fico che non risolve un problema che è prima di tutto culturale". Lo ha detto il senatore Pietro Liuzzi, del Gruppo Conservatori e Riformisti, nel corso del convegno "Legge di Stabilità e normative locali: il settore giochi ne parla con la politica", a Enada Roma. "Serve una corresponsabilizzazione, il gioco fa da sempre parte della natura dell'uomo, e bisogna muoversi in questa direzione per legiferare. - ha aggiunto Liuzzi - Gli incassi dal gioco per lo Stato sono una somma notevole e mi piacerebbe che in futuro la politica decidesse di destinarli a cause specifiche di inclusione sociale e contrasto al disagio. Serve trovare un punto di equilibrio, anche a tutela degli imprenditori italiani di questo settore".
Nel corso dell'incontro è intervenuto anche il senatore Luigi D'Ambrosio Lettieri, che ha chiarito: "Siamo pronti a portare avanti una battaglia per tutelare il principio di garanzia per chi lavora, sostenendo un settore che produce occupazione e contribuisce alla crescita del Pil - ha spiegato - La tassa da 500 milioni é stato un grosso sbaglio, si é fatto pagare sul parco macchine e non sul reddito". PG/Agipro

 

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