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Ultimo aggiornamento il 12/07/2025 alle ore 18:35

Attualità e Politica

12/07/2025 | 15:05

Imposta unica scommesse, la Corte tributaria di Bergamo: “Titolari dei centri Stanleybet non tenuti al versamento”

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IMPOSTA UNICA SCOMMESSE CGT BERGAMO ESCLUSO VERSAMENTO GESTORI AGENZIE ESTER

ROMA - La Corte di Giustizia Tributaria di Bergamo ha affermato che i centri collegati al bookmaker Stanleybet non sono tenuti al versamento dell’imposta unica sulle scommesse dal 2016 in poi. La Corte – riporta una nota dell’avvocato Daniela Agnello - ha riconosciuto che a seguito delle modifiche introdotte dalla Legge di Stabilità 2016 (legge n. 208/2015), l’unico soggetto passivo dell’imposta è il bookmaker estero, mentre i centri affiliati - privi di concessione ma operanti in forza del diritto eurounitario – non sono soggetti al tributo. In netto contrasto, dunque, con quanto sostenuto dall’Agenzia delle Dogane e Monopoli (Adm), che aveva ricostruito l’imponibile su base forfettaria applicando aliquote massime e un criterio di presunzione fondato sulla raccolta provinciale, la Corte ha stabilito che l’imposta va calcolata esclusivamente sul margine (la differenza tra somme giocate e vincite pagate), nella misura del 18% per la raccolta fisica, senza alcuna rilevanza se l’attività dei centri sia stata o meno regolarizzata. Anche dopo l’orientamento già consolidato presso le Corti di secondo grado di Lombardia e Umbria, è oramai acquisito che il nuovo criterio di determinazione sul margine “vale per tutti i soggetti tenuti al versamento dell’imposta, indipendentemente dalla intervenuta o meno regolarizzazione della loro attività e anche la Circolare Adm n. 9766/2016 non opera alcuna distinzione fra categorie di soggetti”. La Corte ha inoltre dato atto che Stanleybet si è sempre dichiarata disponibile a versare quanto dovuto secondo i criteri normativi corretti e nel rispetto del principio di capacità contributiva. L’Avvocato Agnello, sul punto, commenta: “Il quadro giurisprudenziale si sta finalmente assestando su un orientamento più coerente e in linea con i principi costituzionali e comunitari. Stanleybet presenta proposte conciliative e chiede ripetutamente incontri con le direzioni periferiche dell’ente regolatore. L’amministrazione dovrà prendere atto che non è più accettabile proseguire nell’attività accertativa non rispettosa della voluntas legis. Il legislatore in materia di imposta unica tiene conto della raccolta delle scommesse in Italia ed equipara tutti gli operatori del settore senza differenziare soggetti concessionari e non concessionari”.

RED/Agipro

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