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Attualità e Politica

05/02/2019 | 17:01

Ice a Londra - Il rilancio dell’ippica passa dal palinsesto “all’inglese” come nel calcio, Tanfani (Dir. Comm. Mst): “Il futuro è della quota fissa”

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dal nostro inviato a Londra - Il rilancio dell’ippica è nella quota fissa e nelle giocate “all’inglese”, non solo retail ma anche online, come è avvenuto con le scommesse sportive. Chi viene dallo sport, in particolare i più giovani e dinamici, preferisce sapere in anticipo quanto vincerà, cosa che non accade con le giocate al totalizzatore. E vuole offerte di gioco ravvicinate, ogni pochi minuti. Il trend in crescita, nonostante non ci sia ancora stata la liberalizzazione del palinsesto, è già stato registrato dai dati ufficiali di raccolta della quota fissa - che passa dai 120 milioni del 2017 ai 180 milioni del 2018 - e dal contemporaneo calo delle scommesse al totalizzatore da 415 a 355 milioni. Moreno Tanfani, direttore commerciale di Media System technologies (Mst), provider ippico presente all’Ice di Londra, spiega che «l’apertura del palinsesto complementare  consentirebbe di ampliare  l orario di gioco ed il numero di corse con immagini da tutto il mondo. Cosi si potrà giocare ogni 3 o 4 minuti, cercando di attrarre nuovi clienti, quelli che non si sono ancora avvicinati e che potrebbero tornare a riempire gli ippodromi».

Mst sta mostrando a Londra la soluzione per la quota fissa, sia retail che online, con un servizio di compilazione quote ( offerte anche 10 ore prima delle corse) e risk management. La gamma di corse su cui poter scommettere è molto ampia: Inghilterra, Irlanda, Stati Uniti, Sudafrica, Germania, India, Sud Corea, Nuova Zelanda. «Vendiamo a operatori italiani e internazionali. Speriamo che il Mipaaft consenta presto anche la trasmissione all’estero delle gare, cosi potremo collaborare al rilancio dell’immagine dell’Italia anche all’estero. Senza la tv, la capacità di penetrazione dell’ippica “made in Italy” all’estero è molto ridotta». In futuro, si giocherà soprattutto online: «Sì, eravamo convinti che il retail fosse l’elemento dominante, in realtà a livello internazionale la richiesta viene soprattutto dal mondo online. Se si potesse vendere una corsa ogni 3 o 4 minuti con le immagini, il prodotto sarebbe molto attraente. Anche le giocate sui telefonini sono in netta crescita, mentre il retail mantiene un suo zoccolo duro che frequenta le agenzie, lo vediamo in Italia o negli shop Stanleybet in Danimarca».
NT/Agipro

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