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Ultimo aggiornamento il 18/07/2025 alle ore 20:30

Attualità e Politica

18/07/2025 | 15:25

Marco Pala, il 'Figlio dell'Isola' sale a cavallo: "La Francia, Bergamo e Roma, ma giocare a Polo a casa mia è pura magia"

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Marco Pala il 'Figlio dell'Isola' sale a cavallo: La Francia Bergamo e Roma ma giocare a Polo a casa mia è pura magia

ROMA - Le radici di Marco Pala sono ben piantate in Sardegna. È casa sua, a Olbia è nato e cresciuto, a Olbia ha iniziato a montare a cavallo, qui il Figlio dell’Isola ha saltato ed esordito nell’Italia Polo Challenge. Marco ha spiccato il volo nel Continente, ma in questi giorni le sensazioni sono quelle amiche. Due anni fa debuttò nel circuito di Arena Polo di Abbiadori per una partita, nel 2024 fece lo stesso: stavolta si sale di un gradino, con Marco titolare in una squadra in cui gioca anche un’altra atleta sarda, Anita Putzu, doppio orgoglio di Sardegna.

E quest’anno sarà ancora più bello, perché Marco giocherà dopo essere stato 11 mesi lontano da casa, e la sensazione del ritorno è impagabile. Due esperienze uguali ma diverse, sei mesi in Francia e cinque a Bergamo, di quelle che ti fanno crescere prima come uomo poi come cavaliere. “All’inizio è stato tremendo – racconta il Figlio dell'Isola –. Il cambio di vita, parlare un’altra lingua, e poi il distacco dal mio cavallo, Chicago, è stata la cosa che più di tutte mi è mancata. In Francia non ho potuto portarlo, a Bergamo sì, anche se i ritmi erano duri e vivevo in una casa divisa in diverse stanze, con la cucina e il bagno in comune. Sveglia alle 4 del mattino, alle 5 in scuderia a lavorare: ogni giorno così, ma sono uscito dalla mia comfort zone, mi serviva”. Marco ha trovato anche il modo di completare il percorso di studi, diplomandosi in ragioneria: marketing, finanza e gestione d’impresa, per la gioia di mamma Piera Monti, promotrice dell'attività giovanile di Polo in Sardegna.

Pala giocherà ad Abbiadori, si godrà l’aria della Sardegna, prima di partire di nuovo: tra poche settimane tornerà in Continente, stavolta nel Centro Militare di Equitazione di Montelibretti, a pochi chilometri da Roma, dove è stato scelto per meriti sportivi. “I primi tre mesi non vedrò il cavallo, saranno di addestramento, con prove tecniche, scritte, orali: sarò messo sotto torchio anche psicologicamente – spiega –. Ma si comincia sempre così”.

Come nel Polo: prima con i pony, poi con i cavalli. “Due anni fa la prima partita fu traumatica: mi buttarono nella ‘fossa dei leoni’, ma mi bastò una serata per capire tante cose. Nel Polo, per esempio, sono decisivi gli ultimi minuti, quindi bisogna saper gestire le energie: dare l’80% per tutta la gara, poi spingere forte nel finale. L’Arena Polo è differente dal polo tradizionale: con tre falcate si arriva dall’altra parte del campo, la lucidità e la velocità di pensiero sono fondamentali. Quello che Pato Rattagan (ideatore di Italia Polo Challenge e capitano del team Union/Ecoservice in questa edizione, ndr) ha insegnato a me, io provo a trasmettere ad Anita: ci conosciamo da quando abbiamo 4 anni, sarà bellissimo condividere questa esperienza”. E alle 20, gli occhi del pubblico di Abbiadori saranno tutti per loro.

IL TORNEO Dopo il doveroso omaggio di ieri dei protagonisti di Italia Polo Challenge alle vittime dei tragici incidenti di Porto Cervo e Arzachena dei giorni scorsi, da stasera al campo sportivo ‘Andrea Corda’ di Abbiadori la quinta edizione del circuito di arena polo organizzato dalla Federazione Italiana Sport Equestri, con due partite a sera, ingresso libero alle tribune e un’ampia area food and beverage.

Il programma di venerdì 18
Ore 20: Union/Ecoservice-Petra Bianca
Ore 21: U.S. Polo Assn.-Costa Smeralda

RED/Agipro

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