Agipronews

Hai dimenticato la password?

Ultimo aggiornamento il 09/07/2025 alle ore 19:00

Attualità e Politica

09/07/2025 | 12:52

Marlengo (Bz), chiusa sala giochi troppo vicina a centro accoglienza minori: Consiglio di Stato dispone verifica per accertare possibile effetto espulsivo

facebook twitter pinterest
Marlengo (Bz) chiusa sala giochi troppo vicina a centro accoglienza minori: Consiglio di Stato dispone verifica per accertare possibile effetto espulsivo

ROMA - Il Consiglio di Stato ha disposto una verifica per accertare l’eventuale “effetto espulsivo” derivato dalla chiusura di una sala giochi a Marlengo, in provincia di Bolzano. La causa fa riferimento al ricorso presentato da una società, che gestisce un esercizio con videolottery (VLT), per il mancato rinnovo dell’autorizzazione ad esercitare l’attività. Il Comune, infatti, aveva rifiutato la domanda vietando “la prosecuzione dell’attività di giochi e ordinato la chiusura della sala, ritenendo che il locale si trovasse nel raggio di 300 metri da luoghi sensibili” - precisamente un centro di accoglienza per minori e madri - ai sensi della legge provinciale di Bolzano.

Con il ricorso di primo grado presentato al Tribunale Regionale di Giustizia Amministrativa di Bolzano, la società ha sollevato diverse censure, inclusa la mancanza di istruttoria riguardo alla presenza di un luogo sensibile, e l'illegittimità della normativa provinciale che vietava l'apertura di sale giochi in prossimità di luoghi sensibili. Tuttavia il Tribunale regionale di Giustizia Amministrativa (Trga) aveva respinto il ricorso ritenendo infondate le repliche “riguardanti l’illegittima introduzione di nuovi siti sensibili con la delibera della Giunta Provinciale” e ritenendo infondate anche le censure di mancanza di istruttoria e dell’effetto espulsivo della norma  - per progressivo azzeramento della percentuale di territorio insediabile - "che invece veniva considerato dal Trga corretto e legittimo, alla luce della consolidata giurisprudenza amministrativa e della Corte Costituzionale”.

La società ha dunque presentato ricorso al Consiglio di Stato che ha, a sua volta, rigettato il primo motivo del ricorso, confermando che il Comune aveva adeguatamente documentato la presenza di una struttura sensibile nel raggio di 300 metri dalla sala giochi, una struttura che accoglieva giovani madri e minorenni vulnerabili. Tuttavia, per quanto riguarda l’effetto espulsivo della norma provinciale, che limitava l’apertura delle sale giochi nel Comune di Marlengo, il Consiglio di Stato ha disposto una "verificazione" per accertare se l’applicazione della norma provocasse un’ampia restrizione del mercato delle sale giochi. Si legge: “Chiarisca l’organo accertatore (è stato individuato il Direttore pro tempore del Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali) dell’Università degli Studi di Padova se sia attendibile ritenere che l’applicazione del criterio della distanza dai siti sensibili individuati nella legge provinciale, sia idonea a determinare una cospicua contrazione del segmento di mercato e, in particolare se sia attendibile ritenere che dall’applicazione della norma possa derivare un effetto espulsivo di tali attività dall’ambito del territorio del Comune di Marlengo e dei Comuni confinanti posti a distanza non superiore a 5 km”. Pertanto, il Collegio ha fissato un termine per la relazione finale della verificazione, che dovrà essere completata entro gennaio 2026. Nel frattempo, l'udienza pubblica per il prosieguo del caso è stata fissata per il 12 marzo 2026.

FRP/Agipro

Breaking news

Ti potrebbe interessare...

x

AGIPRONEWS APP
Gratis - su Google Play
Scarica

chiudi Agipronews
Accesso riservato

Per leggere questa notizia occorre essere abbonati.
Per info e costi scrivere a:

amministrazione@agipro.it

Sei già abbonato?
Effettua il login inserendo username e password