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Attualità e Politica

07/12/2018 | 16:00

Match fixing, Fanelli (Adm): “Rete legale garantisce controllo su possibili anomalie”

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Match fixing Fanelli adm

ROMA - «Meglio avere una rete legale che può fornire monitoraggio delle scommesse e ausilio agli organi di polizia rispetto a quanto avveniva prima del 1998, quando il mondo delle scommesse era totalmente illegale». Lo ha spiegato Roberto Fanelli, direttore centrale Giochi e Tributi dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, nel corso dell'incontro "La frode sportiva nel diritto penale e nell'ordinamento sportivo", organizzato dall'Ordine degli avvocati di Roma con la Federazione Italiana Nuoto. «Nel mercato legale delle scommesse tutto è registrato sul totalizzatore, per le transazioni online conosciamo anche l'identificazione del giocatore. Ovviamente sono informazioni riservatissime, e si tratta di dati che vengono forniti solo in caso di reati alle Forze dell'Ordine - ha detto Fanelli - Tutto questo è possibile grazie al mercato legale del gioco. Ecco perché vietare le scommesse non vuol dire risolvere il problema della manipolazione e delle frodi sportive». Fanelli ha poi ricordato come la regolamentazione delle giocate sullo sport sia partita nel 1998, mentre «i famosi casi dell'80 e dell'86 erano legati a circuiti totalmente illegali. Il divieto non è direttamente sinonimo di trasparenza. La segnalazione di un flusso anomalo di scommesse - ha concluso - non è per forza legata al match-fixing, ecco perché questo tipo di informazioni non vanno immediatamente divulgate».

SA/Agipro

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