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Ultimo aggiornamento il 17/11/2025 alle ore 14:50

Attualità e Politica

17/11/2025 | 12:45

Maxi-operazione sul gioco illegale in provincia di Napoli, il procuratore Gratteri: "Estorsioni attraverso consulenze ai danni di agenzie di scommesse"

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Maxi operazione sul gioco illegale in provincia di Napoli il procuratore Gratteri: Estorsioni attraverso consulenze ai danni di agenzie di scommesse

ROMA - "Uno dei rampolli della famiglia Russo si è laureato in Ingegneria su una università online e ha cominciato a lavorare in uno studio professionale, cambiando il metodo dell'estorsione". Lo studio professionale dove lavorava Russo junior "imponeva una consulenza, un progetto, un'estorsione attraverso qualcosa di più sofisticato". Un'inchiesta che apre "uno scenario importante nelle dinamiche e nel livello qualitativo criminale delle mafie. I Licciardi si rivolgono ai Russo per controllare il recupero crediti e le estorsioni" ai danni di agenzie di scommesse collegate al sistema illegale da loro realizzato, ma presenti nel Nolano. Lo ha detto il procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, illustrando alcuni dettagli dell'operazione che ha portato all’arresto di 44 persone in provincia di Napoli (34 in carcere e 10 ai domiciliari) nell’ambito dell’inchiesta sui clan Russo e Licciardi. "È stata una indagine importante e difficile, non scontata, ma complessa", ha concluso Gratteri. 

Uno degli elementi di novità, come riporta l'agenzia di stampa Ansa, è la frase "Stai attenta a quello che fai", rivolta da un ex consigliere comunale (ai domiciliari) al direttore tecnico del comune di Nola (Napoli) e documentata dai carabinieri. Alla donna, un ingegnere, venne chiesto, dal politico - che secondo gli investigatori parlava per bocca del clan Russo - di chiudere un occhio su alcune pratiche che interessavano il clan. Quella del direttore tecnico del comune di Nola, hanno sottolineato i carabinieri, "è stata l'unica denuncia che abbiamo raccolto nel corso delle attività investigative".

Per il generale Biagio Storniolo, comandante provinciale dei carabinieri di Napoli, l'indagine ha fornito "la chiara lettura di una camorra che opera controllando tutte le attività sul territorio. Una camorra che si evolve e che cresce, infiltrandosi nell'imprenditoria, nel tessuto economico e in tutti i campi, controllando con abilità il ramo immobiliare, le compravendite e il gioco d'azzardo".

FP/Agipro

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