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Attualità e Politica

06/08/2015 | 10:37

Sala (Ceo Igt) a Panorama: "Lotto: rinnovo concessione è un obiettivo prioritario"

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Sala Igt

ROMA - Il rinnovo della concessione del Lotto, in scadenza a giugno del 2016, è un "obiettivo prioritario" per Igt. E' quanto conferma in un'intervista a Panorama Marco Sala, Amministratore Delegato della società, che vuole "continuare a servire al meglio lo Stato, non a caso la costola italiana di Igt si chiama sempre Lottomatica: il lotto è il nome e il cuore del nostro portafoglio locale".

Un'azienda che ha vissuto continue espansioni, riuscendo a imporsi anche come player globale: nel 2006 Lottomatica completa l'acquisizione di Gtech con cui è diventata leader mondiale delle lotterie, pochi mesi fa quella di Igt, colosso nel settore degli apparecchi da intrattenimento che ha inoltre comportato l'uscita dalla borsa di Milano e l'ingresso nel listino di Wall Street.  A dispetto del settore di riferimento, non c'entrano il caso e i colpi di fortuna: "Piuttosto servono una visione di lungo periodo, la capacità finanziaria e, ovviamente, la giusta dose di coraggio", dice ancora Sala.

"Ci muoviamo" aggiunge "in un mercato che, a livello mondiale, ha margini di crescita: valeva in tutto 350 miliardi di euro a fine 2014, dovrebbe sfiorare i 400 nel 2018. Dipende dal fatto che gli Stati guardano con favore sempre maggiore al sistema del gioco regolamentato per sottrarlo all'illegalità, proteggere i consumatori e, in parallelo, aumentare le entrate per l'erario. Noi riteniamo di essere i loro interlocutori naturali: alla luce del nostro know how, ci possiamo sedere di fronte a ogni governo e fornirgli strumenti e contenuti per qualsiasi pacchetto di servizi decida di mettere in campo. Sia direttamente, come operatore, sia affidandosi a noi per la fornitura di tecnologia e servizi".

"Investire in tecnologia è fondamentale" dice ancora Sala "ed è per questo che destiniamo alla ricerca e allo sviluppo circa 300 milioni di dollari l'anno. Il nostro obiettivo è generare valore aggiunto e soddisfare i consumatori esistenti garantendo loro occasioni inedite di intrattenimento, oltre ad attrarne di nuovi che si trovano a loro agio su altre piattaforme". Investimenti che vengono distribuiti nei diversi punti nevralgici dell'azienda: a Reno, in Nevada, per le gaming machine e il digitale, a Providence, in Rhode Island, per le innovazioni legate alle lotterie, mentre una fabbrica in Florida si occupa di stampare i biglietti mantenendo i più elevati standard di sicurezza.

"Sono i nostri motori, i cuori operativi che pulsano assieme a Roma, all'Italia, dove vogliamo mantenere la posizione che abbiamo consolidato nel tempo". Il nostro Paese, tra l'altro, è il punto di riferimento per l'offerta globale delle scommesse sportive e pesa per il 38 per cento sul fatturato del gruppo. "È un mercato maturo" ammette Sala "in cui c'è stato probabilmente un eccesso nella distribuzione delle slot machine: noi siamo più che disponibili a fare un passo indietro, a ridurre questa offerta, ma servono regole chiare. Al più presto e senza ulteriori rinvii. Parlo di norme di livello statale che armonizzino le decisioni contraddittorie, a tratti punitive che alcune amministrazioni locali stanno prendendo". Secondo il ceo di Igt, il proibizionismo non è la soluzione. "Con una virata troppo restrittiva emergono le alternative illecite, capaci di rispondere a una domanda che comunque esiste. Senza proteggere a dovere i consumatori".

Nel 2014 il settore del gioco legale ha portato nelle casse del fisco italiano 8 miliardi di euro, destinati, visto il trend di questi mesi, a diventare circa 9 miliardi alla fine del 2015. Come minimo. "Risorse" dice ancora Sala "che in parte potrebbero essere destinate alle amministrazioni, anche quelle locali, per il finanziamento di servizi essenziali, come avviene in altre nazioni europee o negli Usa. Certo, siamo consapevoli delle implicazioni del nostro mestiere e non ce ne sottraiamo. Sentiamo di avere una responsabilità sociale". Un tema che in Italia, fra il 2007 e il 2014, si è tradotto in investimenti per oltre 11 milioni di euro in campagne per prevenire il gioco minorile e problematico, dare supporto psicologico a chi soffre di ludopatie e sostenere iniziative del medesimo tenore.

RED/Agipro

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