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Ultimo aggiornamento il 14/07/2025 alle ore 16:20

Attualità e Politica

14/07/2025 | 09:55

Sentenza Corte Costituzionale su apparecchi online nei pubblici esercizi, l’ex ministro Balduzzi: “Decisione frettolosa, intervengano Governo e Parlamento”

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Sentenza Corte Costituzionale su apparecchi online nei pubblici esercizi l’ex ministro Balduzzi: “Decisione frettolosa intervengano Governo e Parlamento”

ROMA - La sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittimo il divieto di installazione, presso gli esercizi pubblici, di apparecchiature (personal computer e totem, ndr) che consentano ai clienti di accedere alle piattaforme di gioco online ha scatenato la reazione dell’autore della norma cancellata. L’ex ministro della Salute Renato Balduzzi, in un intervento pubblicato da “Avvenire” sabato mattina, attacca i giudici e afferma che dopo la sentenza “non potrà essere imposta alcuna distanza dai luoghi sensibili” e cadranno tutte le “limitate barriere” poste a protezione di chi rischia di essere contagiato dal Disturbo da Gioco patologico. La decisione della Corte è ritenuta da Balduzzi “frettolosa”, non verifica se la mancanza di proporzionalità delle sanzioni (censurata dai giudici) conduca o meno ad un “insostenibile vuoto di tutela” in un settore nel quale il legislatore persegue la finalità di limitare le occasioni di gioco. La decisione – secondo Balduzzi – capovolge il rapporto tra libertà d’impresa e tutela della salute, preferendo considerare che a quest’ultima – quale interesse contrapposto – si oppone la libertà d’impresa. I giudici avrebbero dunque “trascurato che la tutela della salute costituisce un fondamentale diritto dell’individuo e della collettività”. Il rimando della Consulta alle responsabilità della politica, secondo Balduzzi, è ovvio e richiede una risposta immediata: “Se Governo e Parlamento non decideranno di intervenire con un provvedimento urgente, si verificherà un evidente vuoto di tutela e la spirale dell’azzardo passerà dalla veloce crescita esponenziale alla spinta ipersonica, coinvolgendo ogni piega del tessuto sociale. E’ davvero questo che si vuole?”, conclude Balduzzi.

FRP/Agipro

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