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Attualità e Politica

07/12/2022 | 13:12

Slot, As.tro scrive al Comune di San Lazzaro di Savena (BO): "No alla dismissione degli apparecchi, concessioni valide fino a giugno 2023"

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Slot As.tro scrive al Comune di San Lazzaro di Savena (BO): No alla dismissione degli apparecchi concessioni valide fino a giugno 2023

ROMA - Le slot machine attive nel Comune di San Lazzaro di Savena, in provincia di Bologna, non vanno dismesse. A scriverlo è As.tro in una lettera inviata all'Amministrazione, che in questi giorni sta comunicando il distacco degli apparecchi installati negli esercizi che non rispettano il distanziometro. L'associazione spiega però che tali provvedimenti non sono aggiornati agli ultimi sviluppi normativi e quindi non sono attuabili. In base alla legge regionale contro la ludopatia, infatti, sono vietate nuove installazioni di slot a meno di 500 metri dai luoghi sensibili, ma finora tale applicazione non è stata applicata agli apparecchi già operativi prima dell’entrata in vigore della legge. La disposizione sulle distanze minime avrà il suo effetto solo alla scadenza delle concessioni, inizialmente prevista a marzo 2022. As.tro ricorda però che «con nota del 30 giugno 2022» l’Agenzia Dogane e Monopoli ha prorogato tali concessioni al 29 giugno 2023. Di conseguenza «anche i contratti intercorrenti tra esercenti e concessionari, le cui scadenze sono collegate
a quelle delle concessioni, sono prorogati fino a tale data». Ciò comporta, inoltre «che non possono essere legittimamente negate le eventuali richieste di sostituzione delle slot già installate presso gli esercizi». As.tro ricorda poi che la Regione Emilia Romagna ha fornito chiarimenti anche per le cessioni dell'attività. In questo caso, «il subentro del nuovo esercente nel contratto esistente tra il cedente e il concessionario non equivale a nuova installazione. Gli stessi apparecchi possono essere quindi mantenuti in esercizio fino alla scadenza della concessione. L’associazione invita quindi l’amministrazione a tenere conto delle osservazioni, «al fine di evitare l’insorgenza di inutili e dispendiosi contenziosi».
RED/Agipro

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