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Attualità e Politica

20/07/2018 | 12:07

Giochi, Iaccarino (Astro): “Operatori si impegnino per un modello compatibile con la sensibilità sociale”

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astro iaccarino giochi

ROMA - Individuare «le forme di un “modello” sostenibile» del gioco, «compatibile con la sensibilità sociale» e sviluppare una «proposta “di sistema”» per valorizzare il settore. È l’auspicio di Armando Iaccarino, presidente Centro Studi dell’associazione Astro, dopo l’approvazione del decreto Dignità che ha introdotto il divieto assoluto di pubblicità dei giochi e l’aumento del preu per gli apparecchi. «L’orientamento è chiaro, smantellare il sistema del “gioco legale”; non è altrettanto chiaro il punto di atterraggio di questa politica. Non sembra esserci un obiettivo lucido, un modello più socialmente compatibile da sostituire a quello attuale», continua Iaccarino. «Mano a mano che si creano le condizioni per l’eliminazione del “gioco legale” dal territorio nazionale (ma le voci ufficiali negano che si sia intrapresa una strada proibizionista) prevale sempre di più l’impressione che ci si trovi di fronte ad una sorta di guerra santa. Come se un insieme di divieti faccia da solo sparire i problemi veri o presunti che si vogliono risolvere». Per Iaccarino, invece, «non è così: se un modo di essere è connaturato, e direi profondamente, alla cultura di un Paese, la miglior forma di prevenzione è quella che interviene sulle mediazioni culturali - continua - Altra cosa è individuare le forme di un “modello” sostenibile e compatibile con la sensibilità sociale: su questo credo che l’impegno di tutti gli operatori del gioco debba convergere, sulla produzione e valorizzazione di una proposta di “sistema” che sia in grado di far capire che il “mondo” del gioco non è e non vuole essere un universo nemico». Il presidente del Centro Studi punta dunque a «una strategia il più possibile condivisa, perché anche se con approssimazioni successive, è l’intero mondo del gioco (almeno quello fisico) che si trova nell’occhio del ciclone, senza particolari eccezioni. Ribaltare questa immagine, frutto anche di comportamenti del passato, non sarà facile, e non può essere obiettivo perseguibile singolarmente», conclude. RED/Agipro

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