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Attualità e Politica

19/02/2018 | 15:16

Gioco d’azzardo, “La Repubblica”: dopo Bacchi i clan di Palermo hanno un nuovo e insospettabile referente

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azzardo Palermo

ROMA - I clan di Palermo hanno un nuovo insospettabile nelle mani. È un imprenditore che negli ultimi tempi ha fatto parecchi investimenti nel settore dei giochi: scommesse on line e slot machine. E’ quanto si legge in un’inchiesta pubblicata su “La Repubblica” nell’edizione di Palermo.

«Ha preso il posto di Nini Bacchi, il numero uno indiscusso - ha raccontato l'ultimo pentito di mafia, Sergio Macaluso, come si legge nel verbale depositato dalla procura di Palermo - in realtà già prima del suo arresto. Bacchi era stato messo da parte perché aveva lasciato dei buchi in tutta Palermo. Non pagava il dovuto alle famiglie, per la gestione delle agenzie». Quelle somme non erano pizzo, erano la percentuale per la conduzione in comune delle agenzie. Ora, c'è un nuovo signore dei giochi a fare da gran paravento. Il suo nome è coperto da omissis nel verbale di Macaluso predisposto il primo febbraio scorso dai pubblici ministeri della Dda Amelia Luise, Annamaria Picozzi e Roberto Tartaglia.

Il nuovo e insospettabile imprenditore ha una ventina di dipendenti e «si è allargato con le varie famiglie di Palermo, prendendo accordi». Dietro ci sarebbe una rete costituita da titolari di agenzie on line e da noleggiatori di slot machine. Il primo ambito, quello delle scommesse sul web, ha avuto infatti un grande sviluppo anche con i cosiddetti «.com», circuiti del tutto illegali; Bacchi aveva 700 punti gioco con il marchio B2875, che aveva provato a sanare attraverso un emendamento nella legge finanziaria 2016, sponsorizzato da alcuni amici politici. Con Bacchi, le famiglie mafiose avevano fatto davvero un gran salto di qualità: tante agenzie gestite dai prestanome dei clan si erano infatti spostate sotto l'ombrello di B2875.

Poi, però, a un certo punto, le percentuali sui guadagni mensili vennero ritenute troppo basse dai boss. Era la fine di un'epoca, e l'inizio dell'ascesa del nuovo insospettabile referente, adesso oggetto di un'indagine dei carabinieri del nucleo investigativo, coordinata dal procuratore aggiunto Salvatore De Luca, responsabile del pool antimafia di Palermo.

RED/Agipro

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