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Attualità e Politica

29/04/2015 | 16:11

Controlli scommesse, dipendenti Aams Lombardia: "Amministrazione paghi risarcimenti per funzionari denunciati da bookmaker esteri"

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MILANO - I dipendenti dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli della Lombardia chiedono di essere tutelati e "protetti" mentre svolgono i controlli e accertano le violazioni nei centri scommesse collegati a bookmaker esteri che operano senza autorizzazione in Italia. Il "timore" nasce dalla presa di posizione del bookmaker Stanleybet che, nei mesi scorsi, si è detto pronto a "chiamare in giudizio" dirigenti e funzionari dei Monopoli che eseguono l’accesso ai centri Stanley per applicare quanto previsto dalla legge di stabilità sulla sanatoria dei bookmaker sprovvisti di concessione. In Lombardia sono stati 84 i punti irregolari che hanno aderito alla sanatoria - Stanley non è tra i marchi che hanno aderito - e che si sommano agli 880 autorizzati presenti in tutta la regione. Secondo un censimento del 2012 sul territorio lombardo erano 121 i punti della rete non autorizzata.
I dipendenti dei Monopoli chiedono, attraverso le proprie sigle sindacali, che l'Agenzia "metta in atto misure atte a tenere indenni i dipendenti dai rischi derivanti da citazioni in giudizio per risarcimento di danni qualora gli stessi, operando secondo quanto stabilito dalla legge nazionale e le circolari dell’Agenzia, accertassero violazioni amministrative e tributarie nei centri non autorizzati Stanley (o altri bookmaker nella medesima situazione)". I dipendenti sollecitano, inoltre, l'Agenzia, a "farsi carico degli eventuali risarcimenti nei confronti di terzi e dei danni erariali cui fossero condannati".
Nei mesi scorsi il il Governo ha assicurato "il pieno sostegno a funzionari e militari che si ritrovano aggrediti, anche in sede difensiva, con l'Avvocatura dello Stato", proprio in merito alla strategia del bookmaker Stanleybet, che ha già citato in giudizio il personale dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli e gli uomini della Guardia di Finanza che operano il sequestro dei suoi punti di raccolta non autorizzati.
FP/Agipro

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