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Attualità e Politica

21/10/2020 | 10:50

Coronavirus, Papalia (Fiegl): “Siamo di fronte a un crisi senza precedenti per il gioco. Il Governo intervenga in maniera adeguata”

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ROMA - «Non siamo in grado di fare stime in numeri, ma possiamo tranquillamente affermare che gli esercenti del comparto del gioco stanno vivendo il periodo storico peggiore mai visto. Inoltre in pochi resisteranno qualora non ci sia, questa volta, un aiuto mirato, ragionevole e concertato con le rappresentanze delle imprese, le uniche che conoscono veramente le esigenze degli esercenti della filiera».

Va dritto al cuore del problema Stefano Papalia, presidente della Fiegl (Federazione Italiana Esercenti Gioco Legale) quando parla dei lockdown regionali che hanno colpito duramente la filiera del gioco. Lombardia e Umbria hanno chiuso sale giochi, scommesse e Bingo: «Il Presidente del Consiglio Conte ha dichiarato che in manovra ci saranno "risorse significative per dare sostegno ai settori più colpiti, per un nuovo ciclo di cassa integrazione, e per misure di sostegno per favorire la liquidità delle imprese”» afferma Papalia ad Agipronews. «Quello che noi chiediamo e che questi interventi siano certi ed adeguati anche per gli esercenti del comparto gioco». La Fiegl si sta già muovendo per affrontare la situazione: «Stiamo lavorando e lavoreremo nel prossimo futuro su vari fronti e stiamo aprendo un dialogo con il governo, con l’amministrazione delle Dogane ma anche con il mondo dei media per rappresentare le esigenze degli esercenti del comparto giochi».

Oltre a un enorme danno economico, la chiusura dei punti di gioco legalizzati rischia di favorire l’aumento del gioco illegale: «È evidente che, dove manca un presidio dello Stato, come lo sono gli esercenti, la criminalità ha spazio di sviluppo. Ma questo è ormai un dato di fatto ed una certezza nota a tutti, mondo della Politica compreso: proprio per questo, in sinergia con tutti gli attori in campo, dobbiamo fare di tutto per salvaguardare il comparto» conclude Papalia.

GB/Agipro

 

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