Agipronews

Hai dimenticato la password?

Ultimo aggiornamento il 19/05/2025 alle ore 20:32

Attualità e Politica

04/09/2015 | 13:45

Frodi sportive: via libera da Palazzo Chigi a confisca per chi trucca partite

facebook twitter pinterest
frodi sportive consiglio dei ministri disegno legge Consiglio dei ministri

ROMA - Inasprire le pene per chi commette frodi sportive e altera in maniera illecita i risultati dei match, consentendo la confisca dei beni: è quanto prevede il disegno di legge approvato oggi in Consiglio dei Ministri. Il ddl contiene "Misure volte a rafforzare il sistema sanzionatorio relativo ai reati finalizzati ad alterare l’esito di competizioni sportive".

Il provvedimento - come si legge nella relazione tecnica che accompagna il testo e che Agipronews ha potuto ha potuto visionare - punta a "completare" gli interventi di contrasto al match fixing inasprendo le "conseguenze patrimoniali" per chi altera le gare: la confisca dei beni è prevista anche in caso di patteggiamento e prevede sanzioni anche per la società “a vantaggio della quale ha agito” chi ha commesso i reati, come previsto dalle norme sulla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche.

Il testo completa le pene previste dal Dl Sicurezza negli stadi, approvato a ottobre del 2014, che ha elevato le pene per la frode in competizioni sportive: chi compra o vende una partita rischia fino a 9 anni di carcere. L’inasprimento, che riguarda sia l’ipotesi base della frode sportiva sia la fattispecie aggravata che scatta in caso di ’combine’ che influisce su scommesse autorizzate, consente l’uso di intercettazioni e legittima l’arresto facoltativo in flagranza e le misure cautelari in carcere.

Per le società multe fino a 775 mila euro

Il disegno di legge di contrasto al match fixing approvato oggi dal Consiglio dei Ministri prevede multe fino a 775 mila euro per le società, integrando le disposizioni sulla responsabilità amministrativa degli enti. Il disegno di legge approvato oggi prevede sanzioni alle società "fino a 500 quote", dunque fino a 775 mila euro per i "delitti", mentre per le contravvenzioni le sanzioni sono "fino a 260 quote", dunque fino a 403 mila euro. Il calcolo è basato sulle sanzioni previste dal decreto legislativo del 2001 per la responsabilità amministrativa delle persone giuridiche e delle società, con un sistema di scaglioni tra le cento e le mille “quote”, che possono variare dai 258 ai 1.549 euro.


PG/Agipro

Breaking news

Ti potrebbe interessare...

x

AGIPRONEWS APP
Gratis - su Google Play
Scarica

chiudi Agipronews
Accesso riservato

Per leggere questa notizia occorre essere abbonati.
Per info e costi scrivere a:

amministrazione@agipro.it

Sei già abbonato?
Effettua il login inserendo username e password