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Attualità e Politica

18/02/2019 | 17:39

Giochi a Livorno, Laterza (Astro): "Presentate al Comune le nostre proposte per il regolamento, ora attendiamo la votazione di giovedì 28"

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ROMA - «Abbiamo mosso le nostre osservazioni sul regolamento del Comune di Livorno, l'Amministrazione ha ascoltato e letto le nostre proposte, dopodiché è stata fissata a giovedì 28 febbraio la votazione del provvedimento in Consiglio comunale». Andrea Laterza, consigliere per la Regione Toscana dell’associazione AsTro, parla dopo l'incontro di oggi, in occasione del tavolo tecnico convocato dal Comune con i rappresentanti degli operatori di giochi per discutere sul nuovo regolamento.

Nel testo è previsto il divieto di apertura per nuove attività legate al gioco, a meno di 500 metri di distanza da una serie di luoghi sensibili (uno stop che varrà anche per gli esercizi commerciali, compresi bar, tabacchi e ristoranti, che attualmente hanno già al loro interno le slot machine o le videolottery, ma che vorranno sostituirle o incrementarle di numero). Il regolamento rafforza inoltre i poteri del sindaco che potrà stabilire, adottando un’apposita ordinanza, sia l’orario di apertura dei nuovi locali, sia l’orario di funzionamento degli apparecchi per il gioco.

«I risultati di studi recenti come quello dell'Istituto Superiore di Sanità hanno dimostrato l’inefficacia del distanziometro. AsTro ha ribadito che non tutti i luoghi sensibili individuati dal Comune - come i luoghi di culto - hanno caratteristiche che giustifichino una distanza minima», continua Laterza.

«Per quanto riguarda gli orari, invece, abbiamo segnalato delle criticità sulla base delle esperienze riscontrate in altri Comuni».

Laterza si riferisce in particolare a «una tendenza generale a non distinguere, nella determinazione degli orari, tra gli esercizi generalisti come bar e tabaccherie, in cui sono installati apparecchi da gioco, e le sale giochi, nelle quali l’offerta di gioco è prevalente rispetto ad altre attività collaterali». Strutture diverse, con orari e picchi di attività differenti, «per le quali sarebbe opportuno pensare a fasce orarie differenti, in modo da ottimizzare l’efficacia delle limitazioni temporali, salvaguardando contemporaneamente il lavoro degli operatori di gioco», spiega. L'associazione ha anche proposto al Comune una serie di corsi di formazione per le forze dell'ordine, come già fatto nelle Marche, esperienza raccontata da Claudio Bianchella, già funzionario ADM Marche e membro del Centro Studi AsTro, anche lui presente all’incontro di oggi. LL/Agipro

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