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Attualità e Politica

06/10/2021 | 14:14

Gioco online, round decisivo al Tar Lazio sulle concessioni in scadenza: gli operatori puntano sulla proroga al 2022, per l'Avvocatura mancano i presupposti normativi

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ROMA - Capitolo decisivo al Tar Lazio tra gli operatori di gioco online e l'Agenzia Dogane e Monopoli. Nelle udienze pubbliche di oggi, su cui la decisione è attesa nei prossimi due mesi, è stato discusso il blocco di ricorsi delle società (27 in tutto) contro le note Adm con cui lo scorso anno era stato comunicato l'imminente stop della raccolta per le concessioni online in scadenza tra la fine del 2020 e l'inizio del 2021. Negli scorsi mesi il Tar aveva già sospeso con una serie di ordinanze i provvedimenti dell'Amministrazione - dando modo agli operatori di continuare a raccogliere gioco - in attesa della discussione di merito odierna. Nodo centrale sono i presupposti normativi per la possibile proroga: le società fanno leva sulle disposizioni della legge di stabilità 2016, che aveva previsto l'allineamento temporale al 31 dicembre 2022 di tutte le concessioni. Un'argomentazione «inequivocabile» secondo gli operatori, ma contestata dall'Avvocatura di Stato, secondo cui non c'è mai stata una previsione ad hoc per quelle online e in assenza di una norma primaria ci sarebbe un rischio di infrazione. La partita si giocherà proprio su questo punto: uno degli «scenari da valutare», secondo il Collegio della Seconda sezione, è il rinvio alla Corte Costituzionale, nel caso in cui venga rilevata una disparità di trattamento rispetto agli operatori di gioco fisico (a cui la proroga è stata concessa in attesa delle nuove gare). In questo caso le sospensive accolte dal Tar continuerebbero a essere valide e a permettere agli operatori di continuare l'attività fino alla pronuncia della Consulta. Per ora, secondo gli avvocati dei ricorrenti, le concessioni online «sono le uniche a essere state penalizzate e a non avere condizioni di continuità, con una disparità di trattamento senza pari».
LL/Agipro

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