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Attualità e Politica

13/03/2015 | 11:57

Delega Fiscale, Federazione Nazionale Gioco Pubblico: «Costi per aggiornamento apparecchi difficili da sostenere»

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slot delega fiscale

ROMA - «La rete di collegamento dei nuovi apparecchi annunciati nella delega fiscale prevede costi di tecnologia di sistemi e apparecchi di circa 2,5 miliardi che non sarebbero facilmente ammortizzabili». È la denuncia della Federazione Nazionale Gioco Pubblico che ha presentato una relazione al sottosegretario all'Economia Pier Paolo Baretta sulle conseguenze delle novità previste dalla delega fiscale in materia di slot machine. «Oltre all'alto costo di investimento, manutenzione e gestione, le nuove apparecchiature previste comporterebbero un grave danno per la perdita di produzione da parte dell'industria del gioco italiana - aggiungono dalla Federazione - una difficoltà per gli attuali concessionari, già tutti fortemente indebitati, di accettare impegni finanziari così gravosi e il rischio che i parametri di gioco, per risultare remunerativi, debbano essere modificati a rialzo e comportino per il giocatore il pericolo di cadere nella patologia». 
«Inoltre - ha detto il presidente Ezio Filippone - va evidenziata la dubbia fattibilità tecnica nei tempi previsti e la complessa realizzabilità del progetto. Esiste un decreto sulle AWP 3 (le slot di nuova generazione, ndr) già pronto per essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale, - ha ricordato ancora Filippone - ma è stato bloccato perché, a suo tempo, ci venne assicurato che sarebbe rientrato nella delega. Invece, al loro posto, nella bozza, abbiamo ritrovato le cosiddette 'VLT leggere'».
«Le AWP 3, per sicurezza, tutela dei minori e della legalità, rappresentano il punto più alto mai raggiunto», ha spiegato Filippone. Inoltre, ha concluso, «le ultime bozze del decreto sui giochi sono 'concessionariocentriche', ma è necessario definire giuridicamente anche il ruolo dei gestori, imprenditori del settore che, con investimento e rischio di capitale proprio, gestiscono le macchine da gioco all'interno dei locali dove ne è concessa l'installazione». A proposito della prima rata della tassa da 500 milioni sulle slot prevista dalla legge di stabilità, Filippone ha confermato che "dovranno pagarla i concessionari". MSC/Agipro

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