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Attualità e Politica

16/02/2018 | 12:11

Imposta agenzie estere, Garrisi (Stanleybet): “Accertamenti verso l’annullamento, pronti a chiedere risarcimenti e a presentare esposto in Corte dei Conti”

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ROMA - «La nostra azione di contrasto davanti alla Giustizia Tributaria ha ottenuto un primo successo globale di fronte alla Consulta. Oltre 750 avvisi di accertamento, il 70% del totale ricevuto ad oggi da ADM, si avvia al binario morto procedurale che porta al loro annullamento. Milioni di ore di lavoro perduti tra funzionari ADM, Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Agenzia delle Entrate. L’esposto Stanley alla procura della Corte dei Conti è doveroso». E’ quanto dice Giovanni Garrisi, CEO del Gruppo Stanleybet, commentando la sentenza della Corte Costituzionale sul pagamento delle imposte scommesse, da parte dei punti collegati a bookmaker esteri senza concessione statale.

«La Consulta ha espressamente statuito che i CTD Stanley, pur operanti per un bookmaker senza la concessione dell’ADM “nondimeno possono lecitamente raccogliere scommesse sul territorio nazionale” - dice ancora - Lo diciamo da un ventennio. Ora dopo quattro sentenze della Corte di Giustizia Europea e migliaia di pronunzie nazionali di ogni ordine e grado, lo dice anche il Giudice delle Leggi. Si apre ora una stagione molto complessa per i risarcimenti» prosegue Garrisi, che ritiene assurde le «richieste di una Amministrazione ingiusta, che pretende che la Stanley paghi l’imposta due volte, in violazione dei più elementari principi fiscali sulla doppia imposizione. Un Legislatore che con la legge di stabilità oggetto di censura della Consulta ha introdotto una sanzione per il fatto di essere un CTD, facendo finta che si trattasse dell’imposta unica».

«Deve ancora proseguire questa guerra giudiziaria assurda che segue l’incapacità del legislatore di ammettere che ha creato un sistema la cui realizzazione si è rivelata discriminatoria con conseguenze nefande per tutti e a cui non sembra voler rimediare? Ma alla fine il diritto trionferà. Chiedo a tutti di avere fiducia nella giustizia - conclude il Ceo del bookmaker - La Stanley ha più volte dichiarato di non avere nessun problema di pagare l’imposta unica come tutti gli altri operatori. Ma solo a seguito del riconoscimento di legittimità che dovrebbe già da anni aver seguito il giudicato della Corte di Giustizia e della Corte Suprema di Cassazione. Chi avrà il coraggio di prendere per mano i contendenti per portarli ad una ragionevole soluzione?».

Ancora nella stessa nota la Stanleybet «consiglia a Goldbet, Sks365, e gli altri bookmaker sanati di inviare all’Amministrazione immediate lettere di messa in mora e di interruzione della prescrizione. Sappiano che la sanatoria non può essere revocata, ma ad una prima analisi ci sembra che una parte di quanto è stato pagato possa essere restituito dall’Amministrazione a questi operatori o compensato a fronte di altri pagamenti futuri dovuti. I CTD e/o CED di questi operatori sappiano che tutti i loro avvisi di accertamento, al momento in particolare quelli per periodi di imposta precedenti al 2011, possono essere facilmente annullati e, se hanno già generato pagamenti all’Amministrazione, quelle somme possono essere restituite, con riserva di pretesa di tutti i danni subiti».

RED/Agipro

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