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Attualità e Politica

01/04/2020 | 12:18

Tar Friuli: giuste le norme regionali sul gioco, no a slot e sale troppo vicine ai luoghi sensibili

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ROMA - No a nuove slot machine troppo vicine ai luoghi sensibili. Il Tar Friuli Venezia Giulia conferma la legittimità delle norme contenute nelle leggi regionali del 2014 e del 2017 sul gioco d'azzardo, nella sentenza che respinge il ricorso presentato da una sala bingo di Martignacco (UD). Alla società titolare del locale era stato negato nel 2019 il permesso di installare una nuova slot, sulla base della norma che prevede almeno 500 metri di distanza da luoghi come scuole e chiese. La sala, operativa prima dell'entrata in vigore delle leggi, si trova a distanza inferiore «da un istituto di credito e sportelli bancomat e da esercizi di compravendita di oggetti preziosi e oro usati»; il permesso per proseguire l'attività può dunque valere solo per gli apparecchi e le attività di gioco già esistenti prima del 2014 e non per gli "innesti" degli anni successivi. «L’installazione del nuovo apparecchio (in sala giochi già esistente), per il quale la ricorrente ha stipulato nel 2019 un contratto con un concessionario diverso da quello al quale si riferiscono gli altri apparecchi in esercizio, si pone in contrasto con il divieto», scrivono i giudici. Nemmeno si può applicare la deroga prevista dalle norme del 2014, che permette alle sale di operare nel caso in cui «un'attività qualificata come luogo sensibile sia successivo alla installazione degli apparecchi»: in questo caso, gli spazi "off limits" individuati erano operativi prima della richiesta per la nuova slot machine. Il Tar respinge infine la tesi sulla presunta violazione della libertà di iniziativa economica: «Le restrizioni alle attività di gioco d’azzardo possono essere giustificate da ragioni imperative di interesse generale, quali la tutela dei consumatori e la prevenzione della frode e dell’incitamento dei cittadini ad una spesa eccessiva legata al gioco», conclude il Collegio. LL/Agipro

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