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Attualità e Politica

21/11/2019 | 19:27

Giochi in Valle d'Aosta, Baccega (ass. Sanità): "Dopo legge regionale non si segnalano sale fuori norma"

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valle aosta giochi baccega

ROMA - L'Assessore alla Sanità, Salute e Politiche sociali della Valle D'Aosta, Mauro Baccega, è intervenuto durante la seduta consiliare per rispondere a un'interpellanza relativa agli interventi per la completa attuazione della Legge in materia di dipendenza dal gioco d'azzardo patologico. «Puntuali verifiche eseguite presso i competenti uffici della Presidenza della Regione - ha spiegato Baccega - non segnalano ad oggi sale da gioco e spazi per il gioco che continuerebbero a rimanere in attività in contrasto con le disposizioni normative. In relazione ai controlli da effettuare voglio precisare che la legge regionale demanda ai Comuni la competenza di esercitare controlli ed eventuali sanzioni amministrative, oltre ad effettuare verifiche a campione riguardanti, nel corso di un anno, delle sale da gioco e degli spazi per il gioco in attività». Alle verifiche dei Comuni, ha continuato l'assessore, «si aggiungono i controlli effettuati dalle Forze di Polizia di cui ha parlato anche il Questore nella recente Conferenza della Legalità, controlli che non sono immediatamente funzionali alla legge regionale in questione ma che hanno invece natura più generale, riferita al rispetto della normativa statale sull'esercizio corretto del gioco lecito e del Testo Unico Leggi di Pubblica Sicurezza. Si tratta di controlli effettuati con regolarità e anche su disposizione del Ministero dell'Interno, come quelli ancora recentemente avviati e realizzati a cura del Comando Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Questura. Tornando agli adempimenti posti in capo ai Comuni - ha concluso Baccega - intendo precisare che il Presidente della Regione ha recentemente inviato una nota sollecitando le Amministrazioni comunali a provvedere alla georeferenziazione dei siti sensibili, così come previsto dalla legge regionale, ricordando inoltre che l'onere del controllo è attribuito dalla legge proprio agli enti locali stessi».  RED/Agipro

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