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08/11/2023 | 19:00

Regno Unito, l' Autorità per gli standard pubblicitari denuncia tre tweet di un operatore con protagonista il pugile Anthony Joshua

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Regno Unito l' Autorità per gli standard pubblicitari denuncia tre tweet di un operatore con protagonista il pugile Anthony Joshua

ROMA - Tre tweet di BetFred con protagonista Anthony Joshua sono finiti sotto la lente di ingrandimento dell' Advertising Standards Authority (ASA) per essere di forte attrazione per i minori di 18 anni, violando così il codice CAP. I tweet sono stati pubblicati su X/Twitter a marzo e aprile di quest’anno. Come si legge su IGB, si tratta di frammenti di un'intervista in cui il pugile inglese si concentra sugli aspetti relativi alla preparazione per i prossimi combattimenti e sulla sua mentalità.

BetFred si è difesa sottolineando come Joshua non detenga un titolo di campionato di alcun tipo dal 2021, per cui non ci sono prove che il pugile, ormai alla fine della sua carriera, sia tuttora una “stella”. In base a ciò, BetFred lo considera a basso rischio di attrarre i minori. L'operatore ha inoltre condotto un'indagine "approfondita" su social di Joshua, constatando che lo 0% dei suoi follower su X, TikTok e Facebook sono registrati con età compresa tra 13 e 17 anni, percentuale che sale al 5% su Snapchat e al 6,6% su Instagram, per un totale di circa 1,1 milioni di followers. BetFred ha aggiunto, infine, che la boxe è uno sport rivolto agli adulti, con incontri solitamente in onda a tarda notte.

L'ASA, tuttavia, ritiene Joshua una figura a rischio moderato di attrazione per i monrenni per l’ampia profilazione sui social media: "Sebbene costituissero una piccola percentuale del totale dei suoi follower, abbiamo considerato che oltre 1,1 milioni di follower di età inferiore ai 18 anni fosse un numero significativo in termini assoluti".

L'ASA ha recentemente punito anche Sky Bet per aver sfruttato Gary Neville in un tweet promozionale, ritenendo che ll'ex capitano del Manchester United potesse attrarre i minori di 18 anni. Al contrario, in agosto, William Hill si è sottratto ad una denuncia, dimostrando che l'uso di Robbie Savage in una pubblicità non costituiva un'attrattiva per i minorenni.

GL/Agipro

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