Agipronews

Hai dimenticato la password?

Ultimo aggiornamento il 06/12/2024 alle ore 14:40

Ippica & equitazione

31/07/2024 | 12:00

Olimpiadi, equitazione: il bilancio di Francesco Girardi (ds Fise)

facebook twitter pinterest
Olimpiadi equitazione: il bilancio di Francesco Girardi (ds Fise)

ROMA - Chiuse le prove di Concorso Completo di Parigi 2024, è il Direttore sportivo della Federazione Italiana Sport Equestri, Francesco Girardi a fare un bilancio della competizione a cinque cerchi con un approfondimento sulla prova della squadra italiana. 

“Il livello tecnico dei partecipanti – ha detto Girardi - era molto alto. Nella prova di Dressage abbiamo avuto l’opportunità di vedere tanti bei rettangoli. La prova di cross country molto chiara, in un luogo dove abitualmente non si effettuano gare, ha richiesto al Comitato organizzatore la necessità di effettuare un grande lavoro per rendere il terreno affidabile. Nella prova da affrontare in 9 minuti erano richieste alte velocità, in un tracciato dalla lunghezza di 5149 metri con diverse combinazioni, tante alternative, tutte affrontabili in maniera molto chiara e senza esasperazioni tecniche che potessero mettere in difficoltà i cavalli. La prova di Salto ostacoli – ha aggiunto il Direttore sportivo – si è svolta in una arena incredibile dal punto di vista scenico con spalti gremiti. Il primo percorso di qualifica individuale e finale a squadre era un po’ lungo, con salti molto colorati che hanno creato alcune difficoltà. La finale individuale ha visto tanti netti, ma a disputare il percorso sono stati i migliori cavalli al mondo”. Il Direttore sportivo si sofferma, poi sulla prova degli azzurri.  

“Speravamo in un piazzamento migliore ha aggiunto Girardi – ma l’infortunio capitato a Portale all’inizio della gara ovviamente ci ha messo in grande difficoltà. È stata davvero una situazione imprevedibile e di poco conto, ma a livello regolamentare sarebbe stata inevitabile l’eliminazione. I ragazzi, quindi, hanno dovuto ritrovare le motivazioni per affrontare una gara in cui siamo partiti penalizzati in maniera quasi non più recuperabile. Un regolamento discutibile, ma che va accettato. Un regolamento in cui alcune eliminazioni vengono considerate diversamente da altre a seconda di quando avvengono; così come capitato al Giappone, che diversamente da noi, ha perso un componente di squadra l’ultimo giorno con una sanzione di soli 20 punti negativi e ha poi conquistato la medaglia di bronzo. Una regola che mette a dura prova gli equilibri delle squadre e per questo c’è l’auspicio che venga migliorato in alcuni aspetti dalla FEI in vista delle prossime Olimpiadi”.

Francesco Girardi ci tiene a ringraziare uno ad uno gli atteti che hanno portato a termine questa edizione di Giochi Olimpici per la disciplina del Concorso completo.  

“Una menzione speciale – ha continuato Girardi - va tutti i componenti dell’Italia Team. A Evelina (Bertoli ndr.) migliore azzurro, devo dire grazie per avere effettuato un lavoro meticoloso negli anni, insieme al suo tecnico e mentore Stefano Brecciaroli. Un risultato del genere dimostra quanti sacrifici questi ragazzi devono affrontare durante la preparazione. Giovanni (Ugolotti ndr.) ha avuto una gara forse un po’ sfortunata. Una ottima classifica individuale dopo la prima prova. Nel cross country ha galoppato e lo scarto è avvenuto nella parte finale del percorso. Non ci voleva perché anche lui merita un grande risultato, ma sicuramente il futuro glielo riserverà, perché è un grande professionista e un grande cavaliere. Abbiamo visto tutti ciò che è successo a Emiliano (Portale ndr.). È uscito con il sorriso dal dressage e mai si sarebbe potuto aspettare quello che sarebbe capitato da lì a cinque minuti. Era felice della sua prestazione e molto carico. Emiliano era un atleta pronto per fare una grande Olimpiade e purtroppo il destino non glielo ha permesso. Grande amarezza per lui e per tutto il movimento, visto il lavoro che c’è dietro per prendere parte a una gara come questa. Pietro (Sandei ndr.) è stato molto bravo a subentrare da quarto e a effettuare un cross in cui ha messo tutta la sua esperienza e quella di Rubis de Prere a disposizione della squadra. Non è facile, perché quando sei riserva attiva e capisci che entro due ore devi riorganizzarti per vedere il percorso in un’altra ottica può mettere a dura prova gli atleti. Non avevamo dubbi su questa sua qualità e quella di Rubis che ha chiuso la sua carriera agonistica proprio alle Olimpiadi. Sono certo che Pietro troverà presto cavalli altrettanto bravi per aiutare l’Italia nei prossimi anni. Un ringraziamento deve essere rivolto a tutti i ragazzi che hanno contribuito alla qualifica durante la stagione, ma anche al Capo equipe, Katherine Ferguson Lucheschi; al Selezionatore, Giacomo Della Chiesa; al Tecnico federale, Jacopo Comelli, al veterinario dott. Marco Eleuteri; ad Elisa Solerio, Capo delegazione e Anna Baroni, capo delegazione delle prossime paralimpiadi e a i colleghi della Federazione che hanno supportato questa trasferta”, ha chiuso Girardi.  

SALTO OSTACOLI 

Nel frattempo Emanuele Camilli e Odense Odeveld sono già arrivati a Versailles. Nella mattina di oggi, mercoledì 31 agosto, Odense ha superato positivamente la prima ispezione cavalli, ottenendo il pass anche da parte della giuria e della commissione veterinaria per prendere parte alle gare. In questi giorni Emanuele e Odense continueranno nel lavoro di preparazione che li porterà a disputare la qualifica individuale sabato 5 agosto (75 cavalli) e poi, in caso di qualifica, la finale individuale (30 cavalli). 

RED/Agipro

Foto Credits: ©FISE/Massimo Argenziano

Breaking news

Ti potrebbe interessare...

x

AGIPRONEWS APP
Gratis - su Google Play
Scarica

chiudi Agipronews
Accesso riservato

Per leggere questa notizia occorre essere abbonati.
Per info e costi scrivere a:

amministrazione@agipro.it

Sei già abbonato?
Effettua il login inserendo username e password