TRA LEGGENDE, CURIOSITÀ E COLPI DI FORTUNA

Il gioco del Lotto oltre a distribuire ambi, terni, quaterne e cinquine, è spesso al centro di episodi curiosi e fantasiosi. Un esempio è quello che riguarda il numero che fece registrare il massimo ritardo nella storia del gioco. Tra il 1937 ed il 1941, il numero 8 non uscì su Roma per ben 202 estrazioni consecutive (limite che rappresenta tutt'oggi il massimo ritardo mai fatto segnare da un singolo estratto). La leggenda narra che fu Benito Mussolini a non far apparire l'8, sul quale si concentravano tantissime puntate, per finanziare con quei ricavi l'entrata in guerra dell'Italia.

Se in questo caso siamo di fronte ad un "si dice...", più reale è il fatto accaduto qualche tempo fa a Messina. Alcuni malviventi avevano rapinato una tabaccheria, sottraendo oltre al contante anche alcune giocate del Lotto. I Carabinieri fermarono alcuni giovani sospettati dell'accaduto e trovarono in tasca ad un di loto una schedina della Lottomatica con un terno secco vincente sulla ruota di Palermo. L'incasso di quella vincita avrebbe fruttato al rapinatore una bella somma (un terno secco paga 4.250 volte la somma giocata) ma invece gli ha aperto le porte della prigione. Insomma intorno ai 90 numeri c'è un mondo variegato e nel quale la fortuna ha un ruolo determinante.

Ed a proposito di dea bendata, vale la pena segnalare un recente episodio capitato a Firenze. Il Lotto è l'unico gioco in Italia a premi fissi. In tutti gli altri giochi, ai vincitori viene distribuito un montepremi ricavato dalle puntate sul concorso stesso. In questi casi, quindi, il premio da assegnare può variare. Al Lotto, invece, i premi sono fissi, un vantaggio per il giocatore che può sapere in anticipo l'entità dell'eventuale vincita. Non avendo un montepremi, è però difficile venire a conoscenza di vincite importanti al Lotto. Ma qualcuno c'è la fatta. Ore 20 del 6 aprile di quest'anno: sulla ruota di Firenze vengono estratti i numeri 8, 30, 40, 71, 89. I proprietari di una ricevitoria fiorentina non credono ai propri occhi, quella stessa cinquina era stata infatti giocata proprio nel loro negozio. Il fortunatissimo giocatore, aveva vinto un premio complessivo di 1.274.428 euro, pari ad oltre 2 miliardi e mezzo delle vecchie lire. Ricordiamo che su una singola schedina si possono vincere al massimo un milione di euro e che quindi la vincita era frutto di due giocate. Si trattò di uno dei rarissimi casi nel quale si venne a conoscenza di un neo milionario creato dal Lotto. Da notare che l'anonimo toscano giocò 6 euro sulla ruota di Firenze ed 11 su Tutte per un totale di 17 euro puntati. E poi dicono che il 17 porta sfortuna...

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