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Attualità e Politica

05/07/2017 | 12:56

Gioco patologico, Aguglia (Univ. Catania): "Sul distanziometro discussioni inutili: serve la cultura della prevenzione"

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ROMA - "Il problema non è la distanza delle sale dai luoghi sensibili o la riduzione dei punti di gioco: serve una cultura della prevenzione dei rischi del gioco patologico, per preparare le nuove generazioni ad essere più resilienti rispetto all'azzardo e all'online". Lo ha detto il professor Eugenio Aguglia dell'Università di Catania, nel corso del convegno "Gioco d'azzardo patologico, dalla neurobiologia sperimentale alla clinica", organizzato dal CNR a Roma.
"I serd oggi hanno la preparazione giusta per affrontare questo problema: avere del personale dedicato alla cura del gioco patologico è fondamentale, ma altrettanto fondamentale è raggiungere un'uniformità a livello nazionale", perché "attualmente ognuno, a seconda del posto in cui abita, si trova di fronte a una situazione diversa. Ad esempio, la Regione Lombardia ha stabilito una distanza di 500 metri, il Governo ne vorrebbe 150: tutto questo non serve a niente, è una discussione inutile", ha concluso.


MSC/Agipro

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