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Ultimo aggiornamento il 19/05/2024 alle ore 20:32

Attualità e Politica

08/05/2024 | 10:06

Riordino giochi, Alparone (Comm. Affari finanziari Conferenza Regioni): “Distanziometro tema superato, al lavoro con il Governo per compartecipazione entrate”

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Riordino giochi Alparone (Comm. Affari finanziari Conferenza Regioni): “Distanziometro tema superato al lavoro con il Governo per compartecipazione entrate”

ROMA – Quello del distanziometro è un “tema ampiamente superato da tempo”. Lo ha detto Marco Alparone, Coordinatore della Commissione Affari finanziari della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, nel corso dell'incontro “Il settore dei giochi e i nodi regolatori. Il riordino del territorio” organizzato da I-Com e sostenuto da IGT. “Bisogna avere il coraggio di normare, e la voglia di migliorare la gestione di questo comparto in modo condiviso - ha affermato -. Questo percorso deve portare a una serie di norme che fanno ordine, ed è questo lo sforzo che stiamo facendo attraverso il confronto anche con gli attori del gioco. Questo settore ha un valore fiscale ed erariale, ma allo stesso tempo ha un impatto sociale. Per questo va trovata una normazione adeguata”. Alparone ha sottolineato che “Serve trovare una compartecipazione tra Stato ed enti locali, sia per quanto riguarda le entrate che per le spese. In questo senso stiamo valutando ad un fondo che prevenga il disturbo da gioco patologico. È necessario un ragionamento equilibrato. Inoltre, è fondamentale formare i lavoratori di questo settore così da avere personale con strumenti efficaci per ridurre il disturbo da gioco. Stiamo lavorando per trovare delle linee guida comuni, in modo da avere una regolamentazione adeguata e in grado di contemperare tutti gli interessi”. “Dobbiamo avere - ha concluso Alparone - il coraggio di intervenire in questo campo: il primo obiettivo deve essere quello di combattere l’illegalità, poiché il gioco illegale non ha controlli e toglie denaro dalle Casse dello Stato. È arrivato il momento di prendersi una responsabilità condivisa: il fenomeno del gioco esiste e va regolato in modo trasparente e chiaro per evitare che vengano lasciati spiragli all’illegalità”.

Marco Piatti, amministratore di Prisma, nell’introduzione dell’incontro di questa mattina ha sottolineato che il comparto industriale del gioco pubblico ha un peso economico che lo rende una fonte stabile di introiti erariali: “Il Cnr ha stabilito che la platea di persone che si avvicinano a questo mondo ammonta a circa 21 milioni: l’80% è a rischio ludopatia pari a zero, mentre solo il 4% è a rischio moderato o alto. La spesa per il gioco nel 2023 ha registrato un valore di poco meno di 21 miliardi di euro”. Il riordino disposto dal regolatore punta a sciogliere il nodo delle competenze concorrenti tra regioni e comuni, per arrivare al rilascio di nuove concessioni. La questione origina dal Decreto Balduzzi del 2014 che aveva introdotto il concetto di luogo sensibile. L’elencazione di questi luoghi, per certi versi anche originali, ha generato ulteriore disordine, andando ad incidere principalmente su alcune tipologie di gioco come le scommesse e gli apparecchi da intrattenimento”.

GM/Agipro

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