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Attualità e Politica

25/11/2014 | 13:11

Rodano (Adm): "Gioco online in Ue: standard tecnici comuni restano un tabù"

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Rodano adm gioco online

ROMA - Trovare standard tecnici comuni per il gioco online resta un argomento tabù per alcuni paesi Ue. E' quanto ha spiegato Francesco Rodano, dirigente dell'ufficio gioco online dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, intervenuto al convegno organizzato a Roma da Lex and Gaming. "Nelle riunioni tra esponenti delle autorità di gioco abbiamo affrontato tutti gli obiettivi fissati dall'Action Plan della Commissione Europea - ha spiegato Rodano - dai messaggi pubblicitari responsabili alle migliori pratiche per contrastare il gioco patologico e tutelare i soggetti deboli, ma gli standard tecnici non li abbiamo mai affrontati, né se ne trova traccia nella recente raccomandazione sull'online fatta dalla Commissione. E' sicuramente un argomento complesso e richiede competenze. Per molti stati lo standard é un tabù, visto come l'anticamera dell'armonizzazione. Ma é qualcosa di svantaggioso per il consumatore, come lo sono le prese elettriche differenti nei diversi Paesi Ue".

Il rischio, secondo Rodano, é di dare un vantaggio agli operatori che operano al di fuori delle norme statali: "Un operatore internazionale deve sviluppare competenze e soddisfare requisiti di ogni singolo Stato: senza standard comuni questo si traduce in un costo equiparabile a un piú 10% di tasse, a vantaggio dei prodotti illegali, che risultano più attraenti, vari e che pagano di piú". Anche per questo si spiegano alcune dinamiche "come il ritorno al .com di alcuni operatori piccoli e medi". Le strade percorribili sono due: la cooperazione tra le autorità di singoli Stati per un effetto a breve termine, mentre il lavoro comunitario generale puó dare risultati di maggior peso politico e a lungo termine. Rodano ipotizza peró un'alleanza tra Paesi per creare un effetto domino positivo. "Italia, Inghilterra e Spagna potrebbero ipotizzare un modello 'pesante comune' che potrebbe poi essere utilizzato anche da altri Paesi". PG/Agipro 

 

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