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Attualità e Politica

24/01/2017 | 09:11

Gioco patologico, Gatti (Asl Milano): "Troppa pressione sul tema, necessario analizzare quadro complessivo"

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gioco patologico gatti asl milano

ROMA - "Ci concentriamo sempre sulle emergenze, come gioco d'azzardo, droga, alcol, che sono solo tasselli di un mosaico molto più ampio. In questo modo finiamo per perdere di vista il quadro d'insieme". Questa l'analisi di Riccardo Gatti, psichiatra e responsabile del Dipartimento Dipendenze dell'Ats (ex Asl) di Milano. Per affrontare il problema delle diverse dipendenze, specialmente tra i giovani, è necessario prenderle in considerazione in maniera complessiva, ha spiegato. "Questi fenomeni - ha chiarito Gatti - spesso non si presentano in maniera isolata, sono preceduti da una serie di sintomi comuni e sono riconducibili a situazioni personali di malessere, specialmente per quanto riguarda i più giovani. Negli ultimi anni si è molto parlato di ludopatia, ma la sensazione è che per alcuni versi si tenda a sovrastimare aspetti che invece sono nel range della nomalità e a sottostimare, invece, le possibili conseguenze di alcuni fenomeni". Un esempio? Quasi tutti noi, da piccoli, abbiamo accompagnato il papà in ricevitoria a giocare al Totocalcio o giocato al Mercante in Fiera la sera di Natale, ma questo di per sè non desta particolare preoccupazione, anche se a farlo è un ragazzino. "Diverso, invece, è l'impatto delle 'forti pressioni' che vengono esercitate intorno al tema del gioco d'azzardo, specialmente online. I ragazzini, infatti, - ha aggiunto ancora Gatti - potrebbero essere indotti a passare dal gaming di abilità al gioco d'azzardo per guadagnare vantaggi o bonus all'interno dei giochi online di abilità". 

"Il problema del gioco, anche tra giovanissimi, c'è - ha spiegato ancora Gatti - ma è spesso descritto male. Al momento non sono ancora molti i ragazzini che giocano con assiduità sul totale dei giocatori problematici o patologici, ma il fenomeno è destinato a aumentare nei prossimi anni anche perché la pressione sul tema delle scommesse e dell'azzardo si sta facendo sempre più pesante. Lo stesso vale per il bere: complessivamente in Italia il numero dei bevitori è diminuito rispetto al passato, ma ci sono persone che bevono molto di più". Riferendosi sempre ai giovani e agli studenti che si avvicinano al gioco, Gatti ha concluso: "chi lo fa spesso non ha altri stimoli di tipo culturale, musicale, sportivo altrettanto coinvolgenti, in grado di favorire la costruzione del se e di vivere in modo armonico". 

 

RED/Agipro

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