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Attualità e Politica

26/03/2021 | 12:52

Giochi in lockdown, i sindacati dopo l'assemblea generale: "Il settore vuole dignità, chiediamo al Governo una data immediata per la riapertura"

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ROMA - «Pensiamo che il settore abbia le carte in regola per riaprire, chiediamo pari dignità per tutti i lavoratori. Se è zona rossa, è zona rossa per tutti, se è bianca, è bianca per tutti. Chiediamo a Governo di individuare una data immediata per la riapertura del settore del gioco legale». È quanto ha dichiarato Danilo Lelli, responsabile nazionale Filcams Cgil, al termine della prima assemblea nazionale dei sindacati del comparto gioco legale. «Chiediamo alle istituzioni di intervenire immediatamente, siamo pronti ad aprire una discussione sulla considerazione che ha questo mondo» Con il lockdown prolungato, ha ricordato Lelli, «l'erario ha perso 4 miliardi di euro, e il rischio di illegalità è alto. È necessario aprire una discussione sul settore. La tutela e gestione del gioco responsabile sono le vere armi contro la ludopatia». 

Marco Demurtas, responsabile nazionale di Fisascat Cisl, ha invece sottolineato che la pandemia «ha evidenziato ancora di più le difficoltà del settore, che già stava combattendo contro un sistema legislativo contraddittorio. All'ostracismo del Governo si è aggiunto potere legislativo di regioni e comuni. Il tema fondamentale di oggi - ha detto - è stato il richiamo alla dignità del settore. Il rischio di infiltrazioni della criminalità è altissimo, è un pericolo che sta minando un settore di 150mila lavoratori». Lo scorso 24 febbraio, ha ricordato, «le organizzazioni sindacali hanno presentato un avviso comune con il riepilogo dei contenuti evidenziati oggi: l'esigenza di superare la fase emergenziale e riportare il settore alla normalità. Il settore è vittima di un giudizio moralista e proibizionista, una visione completamente sbagliata. C'è un impianto serio di rivendicazioni che aspetta di essere ascoltato».

Per Paolo Proietti, responsabile nazionale Uiltucs, il principio della mobilitazione è «"regole del gioco uguali per tutti", uno slogan per rivendicare la parità di trattamento. L'iniziativa di oggi ci conforta per la grande partecipazione - ha spiegato - sono maturi i tempi per una grande mobilitazione in piazza. Appena ci saranno le condizioni lo faremo». Sul tema della politica, ha aggiunto, «va allargato il punto di vista. A questo proposito è assai simbolica la posizione del Tar Lazio sui ricorsi degli operatori contro il Dpcm. Il tribunale ha affermato che non è "palesemente illogico" il blocco delle attività, un giudizio simbolico molto grave nei confronti del settore», ha concluso.

«Esiste un problema di percezione dei lavoratori - ha concluso Luca De Zolt, responsabile nazionale Filcams Cgil - Dobbiamo trasmettere l'idea che i lavoratori del gioco non hanno peccati originali da scontare, ma hanno anche un ruolo importante come presidio di legalità e di gestione del cliente. Professionalità, strumenti e formazione adeguata sono carte da giocare. I lavoratori erogano un servizio fondamentale e sono un contrasto a ogni distorsione del gioco». LL/Agipro

 

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