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Attualità e Politica

01/06/2015 | 11:15

Anacapri: vincono i sì al referendum anti-slot, via libera al regolamento comunale

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ANACAPRI SLOT

ROMA - Vincono i sì al referendum indetto dal Comune di Anacapri per dare il via libera definitivo al regolamento comunale anti-slot già stato approvato nell'ottobre scorso. La consultazione si è svolta in concomitanza con le elezioni regionali e hanno partecipato 2.005 votanti. "Sei favorevole a tenere distanti dai luoghi sensibili locali che ospitano le slot machine e le new slot?", questo il quesito posto ai cittadini: i sì sono stati 1785, i no 142. Le schede bianche e nulle 78.
Il provvedimento, unico nel suo genere perché retroattivo, prevede che "i locali in cui sono installati giochi (apparecchi da intrattenimento ma anche sale scommesse, ndr) dovranno essere distanti almeno 150 metri dai luoghi sensibili". Per le autorizzazioni esistenti, inoltre, il regolamento stabilisce "il termine di un anno per l'adeguamento". (SEGUE)

Anacapri: vincono i sì al referendum anti-slot, via libera al regolamento comunale (2)

ROMA - Il regolamento, approvato nell'autunno scorso dal Consiglio Comunale di Anacapri, su proposta del sindaco Franco Cerrotta, avrà efficacia a partire dal 31 dicembre 2015. Il referendum consultivo, che si è svolto ieri, ha dunque confermato un provvedimento già approvato che, secondo quanto apprende Agipronews, riguarderà una decina di attività presenti ad Anacapri: si tratta di locali e circoli che in tutto contano circa 40 apparecchi e di una sala scommesse. I gestori hanno già presentato un ricorso al Tar Campania, che dovrebbe essere discusso dopo l'estate, ma diversi locali hanno già eliminato gli apparecchi "di fronte all'invito del sindaco a dismettere anzitempo le slot", ha spiegato ad Agipronews Roberto D'Amora, gestore di Anacapri. "Imporre una distanza di 150 metri in un Comune così piccolo (poco più di 6 mila abitanti, ndr) vuol dire obbligarci a trasferirci in montagna e relegare il gioco in periferia. - ha spiegato D'Amora - Un passo indietro insomma, che riporta gli apparecchi in luoghi nascosti e non più alla luce del sole. Questo non è l'atteggiamento socio-pedagogico giusto per aiutare il giocatore patologico - ha concluso - inoltre espellere il gioco da un Comune così piccolo diventa un problema anche dal punto di vista economico. In ogni caso aspettiamo la fine dell'anno e la decisione del tribunale amministrativo". SA/Agipro

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