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22/05/2015 | 10:05

Maximulte slot - I Monopoli a Bplus: “Pagate i 335 milioni”, si tratta sulla rateizzazione

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Bplus multa corte conti

ROMA - I Monopoli di Stato hanno richiesto a Bplus il pagamento entro 30 giorni della maxi multa da 335 milioni di euro inflitta alla società dalla Corte dei Conti lo scorso 6 febbraio. Secondo quanto apprende Agipronews, la comunicazione è stata inviata circa 15 giorni fa. E nelle ultime ore, i commissari prefettizi incaricati di gestire la società in via temporanea e straordinaria hanno inoltrato all’Amministrazione finanziaria una richiesta di rateizzare la cifra, senza però indicare il numero di anni: una facoltà, quest’ultima, che compete ai dirigenti incaricati di esaminare la pratica. Oltre all’Agenzia delle Dogane, sarà necessario anche acquisire il parere dell’Agenzia delle Entrate, che vanta un credito fiscale verso la società di oltre 20 milioni di euro tra Ires (Imposta sul reddito delle società) e Irap (Imposta regionale sulle attività produttive). In caso di mancato pagamento, o di non accoglimento della richiesta di rateizzazione da parte di Dogane e Entrate, l’esecuzione della sentenza della Corte dei Conti sarà affidata a Equitalia. Bplus è leader nel settore delle slot machine con circa 70mila apparecchi collegati, versa ogni anno all’Erario circa 700 milioni di euro di prelievi sul gioco e dà lavoro – in via diretta o indiretta – a oltre 300 persone: appena due settimane fa, il Tar Lazio aveva stabilito che non ci sono elementi sufficienti per confermare l’interdittiva antimafia a carico di Bplus – assistita in tribunale dal professor Vinti e dagli avvocati Scuderi e Barreca – dal momento che non esistono prove per collegare Francesco Corallo, il principale azionista della società, alle attività mafiose del padre. Era stata confermata invece dai giudici amministrativi la gestione temporanea e straordinaria di Bplus, affidata dalla Prefettura di Roma a tre commissari: Vincenzo Suppa, generale della Guardia di Finanza in congedo, l’ingegnere gestionale Stefano Sestili e il dirigente dell’Agenzia delle Entrate del Lazio, Luca Cristini. NT/Agipro

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