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Ultimo aggiornamento il 21/11/2025 alle ore 14:00

Attualità e Politica

21/11/2025 | 12:26

Corruzione verso pubblico ufficiale. L’avv. Caroppo (cons. As.Tro): "Con un Organismo di Vigilanza le società di gioco sarebbero esenti da responsabilità"

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Corruzione verso pubblico ufficiale. L’avv. Caroppo (cons. As.Tro): Con un Organismo di Vigilanza le società di gioco sarebbero esenti da responsabilità

ROMA - Se le società di giochi e scommesse adottassero un Modello Organizzativo con procedure idonee alla prevenzione dei reati inerenti al D.Lgs. 231/01 ed avessero istituito un Organismo di Vigilanza, avrebbero potuto dimostrare di aver attuato tutte le corrette misure per la corretta prevenzione del reato e sarebbero esenti da responsabilità. È una delle conclusioni cui giunge l’avvocato Marco Caroppo, consulente di As.Tro, in un articolo pubblicato sul sito dell’associazione. Caroppo, che da luglio è entrato a far parte di As.tro-Confindustria SIT come consulente esperto in materia di responsabilità amministrativa degli enti ex D.Lgs. 231/2001 (sicurezza sul lavoro), ha illustrato gli strumenti di prevenzione dei reati previsti da tale normativa che possono essere adottati all’interno delle aziende, con approfondimenti specifici legati al settore del gioco pubblico. 

La società - La Omega Dollar S.r.l. – il nome è di fantasia - è una società che gestisce regolarmente sale scommesse e slot machine in tutta Italia ed è dotata di una struttura articolata in cui risultano, tra i dipendenti, addetti alla vigilanza, manutentori e operatori di sala. L’azienda non ha adottato un Modello Organizzativo ai sensi del D.lgs. 231/2001.

Il fatto 

La società attraversa un periodo di stress operativo in quanto è in corso l’iter necessario per accedere al rinnovo della concessione. L’ufficio commerciale ha già attivato una nuova campagna di investimenti sulle future attività e teme che i ritardi dell’Autorità Pubblica possano comportare perdite economiche rilevanti. Il direttore commerciale viene incaricato dalla società di seguire attentamente l’iter presso l’Autorità preposta. Durante un incontro presso la sede dell’Autorità, un funzionario comunica che i tempi di valutazione della richiesta di rinnovo saranno dilatati a causa dell’enorme carico di lavoro. Nel corso del medesimo colloquio il funzionario racconta che un suo parente è titolare di una società di consulenza attiva nel settore del gioco legale. A quel punto il dirigente della Omega Dollar decide di affidare un incarico di consulenza alla società riferibile al parente del funzionario del valore di euro 10mila, avente ad oggetto una generica “analisi dei dati di gioco e strategie di investimento”.  Tale incarico non ha giustificazioni operative in quanto la Omega Dollar non necessita di alcuna analisi dei dati e non ha mai previsto o pianificato tale attività. Dopo alcuni giorni dal pagamento del compenso di cui al contratto di consulenza, il parere necessario al rinnovo della concessione viene rilasciato con tempistiche addirittura anticipate rispetto a quelle ordinarie.

Ipotesi di responsabilità dell’ente e vantaggio

Dalla condotta del dirigente commerciale e del funzionario pubblico origina una indagine e l’Autorità Giudiziaria, all’esito, contesta alla Omega Dollar il reato presupposto di cui all’art. 24, relativo al reato di corruzione, non avendo adottato l’azienda un modello organizzativo idoneo a prevenire tale reato, come previsto dagli artt. 6 e 7 del D.Lgs. 231/01. In particolare, relativamente al vantaggio conseguito dall’azienda, esso viene individuato nell’aver ottenuto – illegittimamente – il rinnovo della concessione in tempi addirittura anticipati rispetto a quelli ordinari e a svantaggio di altri concorrenti il cui iter era stato attivato precedentemente. Tale rinnovo determina il proseguimento dell’attività di gioco online senza interruzioni facendo salvi anche gli investimenti che erano stati effettuati in attesa del compimento dell’iter concessorio. Al successivo processo alla Omega Dollar viene irrogata una sanzione pecuniaria (proporzionata alla gravità del fatto) e la sanzione interdittiva della sospensione della licenza.

Conclusioni e possibili rimedi

Se Omega Dollar avesse adottato un Modello Organizzativo con procedure idonee alla prevenzione del reato contestato ed avesse istituito un Organismo di Vigilanza, avrebbe potuto dimostrare di aver attuato le misure per prevenire il reato de quo, andando, così, esente da responsabilità.
In particolare, avrebbe potuto provare che il modello organizzativo adottato conteneva specifiche procedure di sicurezza quali:
•    procedure di due diligence per la valutazione del fornitore;
•    procedure di approvazione della spesa per il contratto di consulenza incriminato;
•    coinvolgimento della funzione marketing per la valutazione della necessità di avvalersi di un servizio di analisi dati;
•    flusso informativo verso l’OdV relativo ai contatti con la P.A.;
•    applicazione del protocollo interno sullo svolgimento dei rapporti istituzionali;
•    formazione anticorruzione. 

In presenza di tali presidi la società avrebbe potuto, dunque, invocare una responsabilità esclusiva del proprio dirigente commerciale – in accordo con il funzionario pubblico –, il quale avrebbe agito aggirando illecitamente tutte le misure di sicurezza attuate (ed attuabili) dalla Omega Dollar.

RED/Agipro 

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