Attualità e Politica
28/04/2020 | 16:27
28/04/2020 | 16:27
ROMA - «Io credo che gli esercizi ripartiranno subito dopo il 18, perlomeno le agenzie di scommesse, le sale giochi e così via». Non ha dubbi Maurizio Ughi, amministratore unico di Obiettivo 2016, che ha affrontato la situazione legata alla Fase 2 parlandone con Agipronews. Nel Dpcm varato domenica scorsa permane il divieto di aperture delle sale dedicate al gaming, ma «non vedo problemi che ostacolino la riapertura delle agenzie - afferma Ughi - dato che sono locali presidiati, aperti esclusivamente a soggetti di maggiore età, perciò sono già controllati all'ingresso e conseguentemente si puo' prevedere un ingresso contingentato. Se il Governo darà delle disposizioni legate allo spazio e dunque a un numero di metri quadri che delimita lo spazio personale, sicuramente le agenzie di scommesse saranno in grado di attrezzarsi in tal senso». Un piano c'è, secondo Ughi: «Ritengo che l'ingresso possa essere condizionato da due fattori: il numero di terminali self service che sono all'interno del punto vendita, in modo tale che ogni cliente sia in grado di poter giocare una scommessa in perfetta indipendenza rispetto al classico 'sportellista' dell'agenzia - prosegue Ughi - e poi, un secondo fattore legato proprio a quest'ultima figura, chiamata a controllare l'afflusso dei clienti all'interno del punto vendita in modo da evitare assembramenti e al rispetto dei protocolli medici e di prevenzione». Non una via complicatissima dunque, secondo Ughi: «Ritengo che questo tipo di soluzioni siano facilmente applicabili in un negozio di scommesse e conseguentemente non vedo problemi per la riapertura». La soluzione sui tavoli del governo però, possono essere indicate soltanto seguendo i naturali percorsi istituzionali, sottolinea Ughi: «Mi auguro che l'Agenzia Dogane e Monopoli svolga fino in fondo il proprio ruolo di 'consulente' del settore specifico dei giochi presso il Governo che deve emanare le rispettive norme. Questo è un passo imprescindibile per 'riversare' le esigenze del settore che, ogni tanto ricordiamolo, lavora su concessione dello Stato e dallo Stato deve essere salvaguardato».
Giovedì scorso l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha emesso una determinazione direttoriale a firma del direttore Marcello Minenna, con la quale si è decisa la riapertura ' a gradoni temporali' di alcuni giochi nelle tabaccherie. In particolare, l’11 maggio ci sarà la ripresa della raccolta delle scommesse su eventi sportivi, non sportivi e simulati, mantenendo in ogni caso l’obbligo di spegnimento dei monitor in ricevitoria. «Perché tenere spenti gli schermi tv? - si chiede Ughi - Forse all'interno di un bar/ricevitoria può avere una logica, ma stride rispetto al regolamento delle scommesse sugli eventi simulati che si basano proprio sul rapporto con lo schermo sia nella formazione delle quote, con un preambolo delle stesse di almeno 30 secondi, che ovviamente sulla visione dell'evento stesso e del conseguente risultato. Su questo punto il regolamento è chiaro: se uno solo di questi elementi viene a mancare la scommessa non può essere accettata e nel caso in cui venisse accettata il cliente potrebbe contestarla e chiederne il rimborso , sempre secondo l'iter regolamentare». Per ovviare al problema, secondo Ughi, ci sarebbe solo la via della modifica regolamentare, difficilmente percorribile: «Si dovrebbe procedere con una modifica del regolamento ed è difficile che Dogane e Monopoli, nel caso, possano procedere velocemente in tal senso visto che i tempi della burocrazia li conosciamo bene». Di fatto, questo problema risulterebbe come un 'divieto indiretto' di scommessa. E cioè, se non posso seguire sugli schermi - si chiede Ughi - come faccio a scommettere secondo quello che prevede il regolamento: «Non bisogna farsi trovare impreparati per la riapertura dei negozi di scommesse. E' necessaria una revisione della norma, nel caso in cui resti in vigore l'oscuramento degli schermi, perché le agenzie ripartiranno quasi esclusivamente con le scommesse su eventi simulati, opzione che per qualche tempo sarà prodotto di punta all'interno delle agenzie. Poi, forse, ripartirà la Bundesliga o qualche altro campionato, anche se la situazione appare poco chiara, e ci saranno anche delle corse ippiche a porte chiuse».
FT/Agipro
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