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Ultimo aggiornamento il 24/10/2025 alle ore 16:30

Attualità e Politica

24/10/2025 | 14:18

Adm, scoperti 23 apparecchi illegali tra Campania e Abruzzo: sequestrati oltre 5mila euro e denunciate tre persone

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Adm scoperti 23 apparecchi illegali tra Campania e Abruzzo: sequestrati oltre 5mila euro e denunciate tre persone

ROMA – L’attività di analisi dei flussi di gioco disposta dall’Ufficio Controlli della Direzione Giochi e dal personale della Direzione Territoriale per la Campania, coadiuvati da Sogei, ha permesso di organizzare verifiche sincrone su 19 esercizi commerciali ubicati nelle provincie di Napoli, Caserta, Benevento e Chieti. L’azione di controllo, svolta anche con funzionari della Direzione Antifrode e di quattro Strutture territoriali, è stata totalmente condivisa con i Reparti territoriali della Guardia di finanza.

L’esito delle verifiche - si legge in una nota - ha comportato il sequestro penale di 14 apparecchi da gioco con vincita in denaro presso tre esercizi pubblici ubicati nei Comuni di Atessa (CH), Bacoli (NA) e Napoli, e delle somme contenute negli stessi (pari a circa € 5.100), nonché il sequestro amministrativo di nove apparecchi rinvenuti in un esercizio commerciale ubicato nel Comune di Giugliano.

L’ispezione si è concentrata sulla regolarità e conformità tecnica degli apparecchi, e ha portato alla scoperta dell’installazione di una seconda scheda da gioco abilmente occultata in ciascun apparecchio. Questa modifica consentiva anche di sottrarre parte delle giocate effettuate al controllo dell’Agenzia, riducendo la base imponibile per il calcolo del PREU (Prelievo Erariale Unico). Inoltre, i controlli svolti dai funzionari dell’Agenzia e dai finanzieri hanno portato alla luce diverse violazioni amministrative inerenti anche alla mancata sorveglianza dei locali con accesso da parte di minori.

Qualora gli apparecchi e le schede sequestrate non consentano la lettura dei dati relativi alle somme giocate, l’imposta evasa verrà calcolata sulla base delle previsioni contenute nell’articolo 1, commi 646 e 647 della legge 23 dicembre 2014, n. 190, per un importo pari a circa 6 milioni di euro su base annua.

A seguito dell’attività di controllo sono state deferite alle competenti Procure della Repubblica tre persone.

RED/Agipro

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