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Ultimo aggiornamento il 15/12/2025 alle ore 18:30

Attualità e Politica

15/12/2025 | 15:20

Giochi, Consiglio di Stato conferma la chiusura di due sale a Reggio Emilia troppo vicine a una scuola: "Nessun effetto espulsivo"

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Giochi Consiglio di Stato conferma la chiusura di due sale a Reggio Emilia troppo vicine a una scuola: Nessun effetto espulsivo

ROMA - La normativa regionale che impone il rispetto di una distanza minima di 500 metri tra sale giochi e scommesse e i cosiddetti luoghi sensibili - come scuole, ospedali, ecc. - è pienamente legittima: questo sistema di limiti territoriali non produce automaticamente l'esclusione delle attività dal territorio comunale, poiché consente comunque l’insediamento in aree alternative. E' la motivazione con cui il Consiglio di Stato ha respinto l'appello presentato da All Star s.r.l., confermando la chiusura di due sale giochi e scommesse a Reggio Emilia, disposta dal Comune nel 2019, in quanto troppo vicine a una scuola dell'infanzia.

Inoltre, sottolineano i giudici nel respingere l'appello, la società non ha mai presentato una formale richiesta di trasferimento nei termini previsti, nonostante avesse a disposizione il 6,4% del territorio urbanizzato per la delocalizzazione delle sale: è stato ritenuto "elemento irrilevante" il fatto di poter riscontrare eventuali difficoltà legate alla carenza di locali liberi.

Infine, il Consiglio di Stato ha escluso l’obbligo per il Comune di riaprire i procedimenti di trasferimento previsti dalla delibera regionale del 2019: i giudici hanno chiarito che tali misure si applicano solo in casi specifici e non comportano una riapertura generalizzata dei termini.

Con la sentenza, viene dunque confermata la piena legittimità delle scelte del Comune di Reggio Emilia e della Regione: le due sale giochi restano definitivamente chiuse.

FP/Agipro

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