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Attualità e Politica

13/12/2023 | 19:45

Giochi, alla Camera la conferenza con Istituto Friedman e associazioni di categoria: “Concessione online a 7 milioni, non più di 20 concessionari al bando di gara”

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Giochi alla Camera la conferenza con Istituto Friedman e associazioni di categoria: “Concessione online a 7 milioni non più di 20 concessionari al bando di gara”

ROMA - Il riordino del gioco online e del gioco fisico del comparto dei giochi deve avvenire necessariamente in contemporanea. E' quanto affermato in coro dall'Istituto Milton Friedman e dalle associazioni di categoria alla conferenza stampa “Un solo mercato, un solo riordino” svoltasi alla Camera dei Deputati. I rappresentanti del settore chiamati a parlare hanno evidenziato i rischi che corre il settore se il Governo non adotta politiche regolatorie ed economiche corrette ed uniformi, riformando contestualmente le regole che interessano l’intero settore e non soltanto alcuni segmenti dello stesso mercato. Nel secondo caso, sostengono le associazioni, si rischia di generare disparità tra i diversi prodotti e segmenti dello stesso peraltro impattando asimmetricamente sulla politica sanitaria di tutela dell’utente.

“I primi 20 anni del 'sistema del gioco pubblico' hanno definito le caratteristiche delle filiere del gioco, costituite da qualche centinaio di aziende, circa 70 nel mondo dell’online, che danno lavoro a più di 150mila addetti – ha spiegato Armando Iaccarino di As.Tro -. Queste filiere, inoltre, sono sempre più trasversali sia rispetto ai diversi giochi che ai canali di offerta. E’ questa trasversalità che rende unico il modello del gioco pubblico e necessario un riordino che interessi contemporaneamente tutti i comparti del settore, con un occhio particolare per tutte quelle piccole e medie aziende nazionali che sono alla base di una nascente rete italiana del gioco. Queste aziende – ha concluso - sono un patrimonio per il settore che va salvaguardato a fronte di improvvide decisioni sulle condizioni di accesso al mercato del gioco che scardinerebbero l’attuale equilibrio da subito per l’offerta online ed il prospettiva per il circuito retail”.

“Il settore del gioco legale esprime il proprio disappunto per l'occasione persa di un organico riordino complessivo e coordinato, con un approccio discutibile, nel metodo e nel merito – ha affermato Moreno Marasco, presidente di Logico -. È ingiustificato un incremento drastico del costo concessione online a 7 milioni di euro, 35 volte rispetto ai 200.000 euro del 2018. Si prevede una partecipazione al bando online non superiore a 20 concessionari rispetto ai 91 esistenti”, con la conseguenza di una “concorrenza falcidiata”. Marasco ha concluso evidenziando che “oltre a non sciogliere il nodo pubblicità e sponsorizzazioni, si profila una singolare “sanatoria” dei Punti Vendita e Ricarica, senza gara pubblica e con costo annuo irrisorio, anziché una procedura competitiva e un valore congruo”.

“Da oltre un decennio il mercato dei giochi in denaro soffre di interventi frammentari e parziali – ha dichiarato Geronimo Cardia, presidente di Acadi -. Un approccio politico che ha avuto impatti negativi sia sugli obiettivi di interesse pubblico, come legalità ed erario, ma anche su imprese e lavoratori del settore, oltre che sul primario interesse del contrasto al disturbo da gioco d’azzardo. Occuparsi prima del riordino del gioco a distanza rispetto a quello retail significa ridurre il gettito complessivo del comparto, il presidio di legalità sul territorio, la tutela del giocatore, i livelli di occupazione e significa inoltre soffocare le piccole e medie imprese”, ha concluso.

“Il settore del gioco legale ha bisogno di una riforma organica immediata che interessi tutti i segmenti di mercato – le parole di Alessandro Bertoldi, Direttore esecutivo dell'Istituto Friedman, organizzatore della conferenza stampa -. L’attuale quadro normativo e gli interventi regolatori che il Governo si accinge a fare creano e creeranno ancora una volta disparità favorendo il mercato illegale e condizionando pesantemente il libero mercato”.

Secondo Emanuele Cangianelli, presidente di EGP-Fipe: “Sosteniamo il riordino integrato di tutti i canali distributivi e dei diversi prodotti di gioco, per un'offerta di giochi pubblici pienamente competitiva contro la concorrenza illegale – le sue parole -. Richiediamo la chiara regolamentazione dei servizi di pagamento a supporto del gioco online, tale da permettere scelte multicanale dei consumatori nel gioco legale senza snaturare le peculiarità dei titoli concessori del retail o dell'online”. Cangianelli ha concluso rammentando che il riordino integrato “è urgente anche per superare le sterili misure proposte finora che pretendono di fare prevenzione con distanziometri e limitazioni orarie solo per alcuni prodotti, regolando invece a livello nazionale la formazione specifica per gli esercenti ed i controlli all'accesso delle aree di gioco, abilitanti i registri di autoesclusione dei giocatori”.

 

“Le imprese del comparto del gioco pubblico danno lavoro a circa 150.000 lavoratori e garantiscono un gettito di circa 11 milioni di euro, oltre a costituire un presidio di legalità insostituibile – ha ribadito Domenico Distante, presidente di Sapar -. Riteniamo che portare avanti il riordino del settore, a condizioni poco accessibili per la maggior parte degli operatori, sia dannoso per tutta la filiera del gioco”. I punti “irrinunciabili” del riordino per Sapar sono inoltre “il riconoscimento del ruolo delle piccole e medie imprese di gestione e la tutela della raccolta negli esercizi generalisti”, ha concluso Distante.

GM/Agipro

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