Agipronews

Hai dimenticato la password?

Ultimo aggiornamento il 30/04/2025 alle ore 20:32

Attualità e Politica

24/02/2017 | 13:38

Gioco illegale, Temmink (Comm. Ue): "Al via studio su oscuramento siti e blocco pagamenti"

facebook twitter pinterest
Gioco illegale Temmink Ue

ROMA - "La Commissione UE sta per realizzare uno studio sull'oscuramento dei siti non autorizzati e sul blocco dei pagamenti nei paesi membri dell'Unione". Lo ha detto Harrie Temmink, capo Unità alla Direzione Crescita della Commissione Europea, nel corso della conferenza sulla regolamentazione del gaming europeo, in corso a Malta nell'ambito delle manifestazioni per il semestre di presidenza maltese. Interpellato da Agipronews a margine dell'incontro di questa mattina, Temmink ha specificato che "non vuol dire che prenderemo subito un'iniziativa per adottare provvedimenti in materia. Però ci occorre un'informazione completa su cosa gli stati Ue fanno per eliminare il problema del gioco online non autorizzato". La Commissione, in ogni caso, continuerà a discutere con stati membri e industria le modalità più efficaci per combattere il gioco illegale: "La sfida è spostare i giocatori dai siti illegali a quelli regolati. Abbiamo i migliori operatori e regolatori del mondo, possiamo ottenere un ottimo risultato. Fondamentale è il dialogo tra operatori e regolatori  nazionali.  A Bruxelles stiamo lavorando sulla normativa: abbiamo ricevuto dagli Stati 33 notifiche di progetti normativi e quindi abbiamo l'obiettivo di adattare le normative nazionali ad alcuni principi generali di protezione dei consumatori. Politicamente è impossibile un'armonizzazione della materia, ma magari si potrebbe arrivare prima o poi a una direttiva sul rilascio delle licenze. Non sarebbe difficile scriverla, anche se deve passare al vaglio del consiglio d'Europa e del parlamento UE. Il futuro è regolare mercati nazionali in maniera accettabile, non consentendo agli operatori di vendere gioco in Paesi europei in cui non si possiede una licenza". 

Temmink ha poi rivelato che in questi giorni a Malta si è discusso delle modalità di irrogazione delle multe a livello Ue per gli operatori che non hanno licenze nazionali e che - prima o poi - saranno identificati dei parametri validi per tutti: "Anche l'Antiriciclaggio è una materia complicata, gli Stati si stanno adattando progressivamente alla Direttiva e devono farlo entro giugno. Sugli standard tecnici, la Commissione europea sta raccogliendo tutti i dati delle legislazioni e presenterà uno studio chiaro su cosa esiste ora nella UE. Infine, speriamo che tutti gli Stati possano approvare in breve la convenzione sul match fixing".  Discutendo del ruolo di "guardiano" del Trattato europeo, Temmink ha detto che "spetta alla Corte Ue interpretare il trattato, non alla Commissione: i tribunali nazionali hanno poi l'obbligo di applicare una sentenza della Corte europea, che dal canto suo ha però spesso ribadito come gli Stati hanno larga discrezione sul come organizzare il gioco. Certo, devono rispettare alcuni principi generali ma per quello - ripeto - c'è la Corte di Giustizia. La mia idea è che, in prima battuta, le autorità nazionali sono le prime sentinelle delle norme. Solo per le banche esiste una supervisione europea, non esiste in nessun altro settore". NT/Agipro
 

Breaking news

Ti potrebbe interessare...

x

AGIPRONEWS APP
Gratis - su Google Play
Scarica

chiudi Agipronews
Accesso riservato

Per leggere questa notizia occorre essere abbonati.
Per info e costi scrivere a:

amministrazione@agipro.it

Sei già abbonato?
Effettua il login inserendo username e password