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Attualità e Politica

02/10/2015 | 12:42

Gioco responsabile: istituzioni europee invitano l'industria a una maggiore autoregolamentazione

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Gioco responsabile rodano

ROMA - Una riunione degli enti regolatori del gioco di Italia, Estonia e Svezia per sollecitare gli operatori del settore gaming a una maggiore adozione delle politiche di "self-regulation" e a un utilizzo più responsabile dei big data. Si è tenuta questa settimana nelle Isole Åland, organizzata da Paf, operatore del settore gaming attivo a livello internazionale. Oltre ai regolatori, al meeting, sono intervenuti anche degli accademici con lo scopo di trovare l'equilibrio fra le esigenze del mercato e gli sforzi per la diffusione di un gaming responsabile.

Una riunione, riporta il sito specializzato Gambling Compliance, resasi necessaria dopo il "warning" della Gambling Commission britannica, che ha annunciato l'adozione di una normativa più stretta sulle policy del gioco se l'industria non prenderà misure ulteriori per la protezione dei consumatori.

“Sarebbe necessario un intervento da parte dei regolatori europei – ha detto Francesco Rodano, capo del gioco a distanza dei Monopoli di Stato – perché la autoregolamentazione, in questo campo, non sembra sufficiente”. Rodano ha sottolineato che la Commissione Europea ha già dato delle linee generali nell’Action Plan e che l’Italia ha anche in questo caso anticipato la tendenza, al punto che Bruxelles ha recepito alcune norme italiane nelle raccomandazioni sul gioco online. “Altre novità, a mio avviso molto ragionevoli, sono state individuate grazie al lavoro del gruppo di esperti di 30 Stati e potrebbero presto essere introdotte”, ha concluso.  «Servirebbe un giusto mix tra autoregolamentazione e norme specifiche» ha sottolineato Carin Kappe, vice direttore del Ministero delle Finanze svedese. «Tutti gli operatori, pubblici o privati, devono risolvere il conflitto di interessi tra la necessità di un profitto e la protezione dei giocatori» ha quindi aggiunto Taivo Põrk, delegato per i giochi al Ministero delle Finanze estone. «Molti Paesi europei hanno delle norme base in tema di protezione dei consumatori, come limiti di età o misure antitruffa. Gli operatori devono sforzarsi di andare oltre» ha sostenuto invece Jani Selin, senior researcher dell'Istituto Nazionale di Sanità della Finlandia. Thomas Nilsson, psicologo specializzato nei problemi di gambling addiction, auspica invece che «vengano introdotte misure di legge per le quali gli operatori debbano analizzare i dati relativi ai clienti, facilmente ottenibili dalle sessioni di gioco online per prevenire i fenomeni da dipendenza patologica».

AG/Agipro

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