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02/03/2024 | 12:56

La veneta Maria Elena Camerin, da Serena Williams alla prima volta in un torneo di padel: "Bellissimo, chiederò a Roberta Vinci di giocare insieme"

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La veneta Maria Elena Camerin da Serena Williams alla prima volta in un torneo di padel: Bellissimo chiederò a Roberta Vinci di giocare insieme

ROMA - Perse, ma giocò un match spettacolare. Anno 2007, Maria Elena Camerin – 41enne veneta di Motta di Livenza, oggi tecnico federale ed  ex numero 41 al mondo di tennis -  sfida Serena Williams agli Us Open. Parte male, poi gioca un gran tennis ma perde 7-5, 6-2 contro la più forte di sempre. “Vero, quella notte me la sono goduta, feci dei punti bellissimi, ho un ricordo stupendo pur avendo perso”. Diciassette anni dopo – sembra impossibile – affronta una prima volta con una racchetta tra le mani. Succede al Venezia Padel Club, dov'è di scena il torneo Mediolanum Padel Cup 2024, un Open Fitp all'insegna della 'padel democracy': ci sono alcuni tra i migliori giocatori e giocatrici italiani, ma anche agonisti Fitp dei diversi livelli di classifica.

“Non è andata nel modo migliore, in coppia con la mia amica Maria Chiara Mascherin ho perso contro due avversarie molto forti,  ma mi sono divertita da pazzi!”. Bene, a questo punto la domanda è d'obbligo: più difficile avere Serena Williams di fronte o le pareti di vetro alle spalle? “Beh come difficoltà non c'è male dai! (ride) Giocando molto poco a padel con i 'vetri' non è che abbia tutto questo feeling ed è per questo che accorcio al massimo e cerco subito la rete, però è davvero divertente, ho giocato con una mia carissima amica e questo è una cosa che ha reso tutto molto bello, d'altra parte era la mia prima volta in un torneo...”. Ai tempi in cui giocava a tennis il doppio le piaceva eccome e ripeteva spesso: “Il singolare ti lascia sola con te stessa mentre il doppio ti consente di condividere gioie, dolori, vittorie e sconfitte con una amica prima che una compagna”.

Sul tappeto da padel ecco di nuovo quelle emozioni: “Con chi è al tuo fianco devi essere in sintonia – spiega - fuori e dentro al campo, sennò non si accende la giusta scintilla. Ritrovarsi a giocare con chi è anche tua amica è una cosa preziosa, ed è proprio quello che è successo qui a Venezia perchè Maria Chiara è una mia amica, mi ha chiesto di giocare insieme il  torneo Mediolanum Padel Cup e mi sono davvero divertita!”. Una vita da 'pro', tecnico federale di tennis e ci può ancora essere una prima volta. “Sì lo è stata – rivela Maria Elena Camerin -  non avevo mai giocato un torneo di padel prima. E devo dire che l'organizzazione di questo evento mi ha fatto tornare indietro  nel tempo. Sono arrivata qui da Jesolo, ho visto gli stand, le luci, l'atmosfera, gli sponsor e poi il badge con il mio nome, il pubblico, gli applausi e quell'elettricità prima di una partita,  mi è sembrato di rivivere i momenti che ho vissuto da giocatrice professionista. Sono state piccole ma bellissime emozioni”. Emozioni che ha intenzione di vivere di nuovo: “E' bella l'atmosfera di eventi come questo, perchè i tornei Open, tra le altre cose, offrono la possibilità agli amatori di provare il brivido di sentirsi 'pro' senza che si rinunci all'aspetto più 'alto', che in questo torneo è evidente nello spessore di molti giocatori e giocatrici di grande livello, alcuni anche  nel giro delle nazionali. Mi hanno detto che Mediolanum Padel Cup si ripeterà in altre città in giro per l'Italia e voglio giocare ancora. Sapete che vi dico? Adesso telefono a Roberta Vinci e le chiedo di farlo insieme. Lei gioca a destra vero?”.

RED/Agipro

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