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Attualità e Politica

25/05/2015 | 08:59

Lotto, Il Messaggero: "Pronta la gara da 700 milioni di euro"

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Lotto Messaggero gara

ROMA - Il bando di gara per l'assegnazione del Lotto è già sul tavolo del Ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, che nei prossimi giorni potrebbe firmarlo e inviarlo al Consiglio di Stato: è quanto riporta il Messaggero in edicola oggi.
La concessione del gioco, in mano a Lottomatica su concessione dei Monopoli negli ultimi venti anni - si legge ancora sul quotidiano - scadrà nel 2016, ma il governo con l'ultima legge di Stabilità ha deciso di anticipare al 2015 la gara, anche con l'obiettivo di incassare subito almeno la metà del prezzo base fissato in 700 milioni di euro.
Per un po' le cose sono andate a rilento, anche perché l'amministrazione dei Monopoli di Stato, quella che deve gestire il bando, è da tempo senza un vertice dopo l'addio del direttore Luigi Magistro. Ma adesso al Tesoro, avrebbero deciso di imprimere una svolta. Anche perché il tempo corre e se i soldi del Lotto non arriveranno entro la fine di novembre, non sarà possibile contabilizzare i 350 milioni già messi a budget per quest'anno nei conti pubblici.
Non c'è solo Lottomatica (che oggi fa parte di Igt) che punta a mantenere la gestione del gioco, alla gara sarebbero interessati anche gli inglesi di Camelot e i greci di Intralot.
Chi vincerà avrà diritto ad un aggio fisso del 6 per cento sulla raccolta del Lotto e la concessione avrà una durata di nove anni. Proprio la misura dell'aggio starebbe attirando molto l'attenzione dei big esteri delle scommesse. Rispetto alla storica concessione di Lottomatica, nella nuova gara la quota che spetta al concessionario è stata limata solo di uno 0,36 per cento, mentre nelle gare estere di dimensioni comparabili gli aggi riconosciuti ai vincitori sono in genere più bassi, tra il 3 e il 4 per cento. Certo, a fronte di questo è previsto un esborso una tantum decisamente alto, una base d'asta di 700 milioni che in pochi in giro per il mondo sono in grado di sostenere finanziariamente. Tanto che alcuni starebbero studiando anche delle possibili alleanze magari con qualche partner italiano come Sisal, la società che gestisce il Superenalotto.

L'unico elemento che potrebbe spaventare i capitali esteri è l'incertezza normativa, in un settore in cui non di rado il governo interviene a gamba tesa inserendo improvvisi balzelli e tasse. Il bando, poi, prevede anche la devoluzione della rete. Significa che se Lottomatica dovesse cedere il passo a qualche concorrente, sarebbe tenuta a trasferire la piattaforma che collega i tabaccai che raccolgono le puntate.

RED/Agipro

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