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Ultimo aggiornamento il 24/09/2025 alle ore 18:30

Attualità e Politica

24/09/2025 | 12:40

Ricerca Agic-Luiss Business School, politica e stakeholder uniti nella lotta al gioco illegale e per arrivare al riordino del retail

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Ricerca Agic Luiss Business School politica e stakeholder uniti nella lotta al gioco illegale e per arrivare al riordino del retail

ROMA – “Il settore del gioco non può andare avanti a colpi di proroghe. Necessario arrivare il prima possibile al riordino del gioco fisico, magari già dal primo semestre del 2026, sfruttando anche la nuova Legge di Bilancio”. Queste le parole di Dario Damiani, senatore di Forza Italia, durante la presentazione, a Roma, della ricerca “Mercato legale e gioco pubblico: il ruolo dell’industria”, portata avanti da Agic-Confidustria (Associazione Gioco e Intrattenimento in Concessione) e Luiss Business School. “Fondamentale – ha aggiunto Damiani – superare lo stallo fra Regioni e Stato per la gestione delle entrate fiscali. Il Governo è impegnato in questo e rimaniamo ottimisti”.

“Non si può combattere un problema serissimo come la ludopatia solo con i divieti, ma servono norme giuste, nuove ed equilibrate, in un settore che può avere un grande sviluppo tecnologico, utilizzando per esempio l'intelligenza artificiale per essere ancora più competitivo anche sui mercati internazionali”. Lo ha dichiarato il deputato di Azione Ettore Rosato. “Necessario inoltre – ha spiegato – contrastare il gioco illegale per non lasciare ogni anno miliardi di euro alla criminalità organizzata. Fondamentale arrivare a una legislazione unica a livello nazionale e non avere più la frammentazione con leggi regionali diverse e regolamenti comunali”.

“Il settore giochi era tutto illegale fino a 25 anni fa, poi è stato fatto un grande lavoro per avviare il mercato autorizzato e reprimere ciò che resta del gioco illegale”, ha commentato Giuliano Guinci, Public Affairs, Sustainability & Retail Operations Director, Eurobet Italia. “Così – ha spiegato –  si è creata un'industria fatta non solo di numeri e di raccolta ma anche di aziende e posti di lavoro. Il processo di digitalizzazione ha dato purtroppo nuova linfa al mercato illegale mentre il gioco legale restava bloccato da norme ormai superate. Necessario lavorare insieme per dare maggiore competitività alle aziende del comparto, aumentare l'offerta di gioco e rendere più veloci i pagamenti. Bisogna mettere in campo nuove norme per contrastare il mercato illegale, perché il mondo è cambiato e va più veloce. Sicuramente il Decreto Dignità ha contribuito a non far conoscere la differenza tra gioco legale e illegale. La legge delega per il riordino del gioco fisico ci dà l'opportunità per migliorare la situazione”.

DVA/Agipro

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