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Ultimo aggiornamento il 05/12/2025 alle ore 18:35

Attualità e Politica

05/12/2025 | 17:00

Riordino del gioco online e nuovo sistema concessorio: novità anche nel mondo delle affiliazioni

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Riordino del gioco online e nuovo sistema concessorio: novità anche nel mondo delle affiliazioni

ROMA - Il riordino del gioco online previsto dal nuovo sistema concessorio Adm sta ridisegnando in profondità l’ecosistema degli operatori a distanza. Il quadro normativo introdotto dal Decreto Legislativo 41/2024 impone criteri più stringenti per la titolarità delle concessioni, maggiore trasparenza nelle infrastrutture tecniche e la definitiva eliminazione del modello a “skin”, che per anni aveva moltiplicato il numero di brand operativi sotto una singola licenza.

Dal 13 novembre, data in cui molte delle concessioni non prorogate hanno cessato l’attività, il mercato italiano si presenta più concentrato ma anche più stabile, con operatori ristrutturati e chiamati a gestire in prima persona l’intera filiera digitale.

A pochi giorni dalla data chiave, il cambiamento è stato anticipato dalla fiera internazionale SiGMA Europe, svoltasi a Roma dal 3 al 6 novembre, dove erano presenti numerosi operatori Adm e addetti ai lavori. Tra questi, anche l’infrastruttura di affiliazioni online Deally, che ha raccolto le prime impressioni sul futuro del settore in vista del nuovo scenario regolamentato: un panorama più maturo, più selettivo e, secondo diversi concessionari presenti, ricco di spazio per chi saprà muoversi in modo professionale.

 

Operatori più forti grazie alla concentrazione dei brand

La chiusura delle skin non ha prodotto soltanto una riduzione numerica degli operatori disponibili. Molti concessionari spiegano che questo passaggio ha concentrato budget, strategie e investimenti all’interno di un unico marchio, rendendoli più competitivi e meglio strutturati per la crescita.

Alcuni operatori riferiscono di sentirsi oggi più solidi: un brand unico significa maggiore riconoscibilità, maggiore controllo del marketing e la possibilità di presentarsi con un posizionamento più chiaro nei confronti dei partner affiliati.

In un mercato meno frammentato, la concorrenza non sparisce, ma cambia forma: la lotta per le quote di mercato si sposta sulla qualità della presenza online e sul valore dei giocatori acquisiti.

 

CPA in calo: gli operatori privilegiano la revenue share

Secondo le impressioni raccolte durante le Fiera di Roma, molti operatori vedono il modello CPA (Costo per azione) come ormai sempre più problematico, soprattutto quando alimentato da traffico proveniente dai social, per almeno due motivi:

  • Bassa qualità dei lead generati da alcune campagne, caratterizzati da comportamenti “one-shot”;
  • Scarsa trasparenza da parte di alcuni affiliati sull’origine del traffico, che può essere strumentalizzato solo per far scattare la CPA senza generare valore reale.

Per questi motivi, diversi concessionari considerano ora la revenue share il modello più sostenibile nel lungo periodo. Nella loro visione, se l’affiliato guadagna è perché il giocatore acquisito rimane attivo, e di conseguenza anche l’operatore beneficia della partnership. È un approccio che allinea gli incentivi e premia la qualità più del mero volume.

 

Il traffico SEO diventa centrale: reale intento di gioco, trasparenza e retention

Uno dei messaggi più ricorrenti tra gli operatori presenti in fiera è la forte preferenza per il traffico organico. A differenza delle campagne social, spesso volatili e difficili da prevedere, il traffico SEO garantisce:

  • utenti con un reale intento di gioco;
  • maggiore retention;
  • minore esposizione a comportamenti opportunistici;
  • migliore tracciabilità delle fonti;
  • una selezione naturale degli editori di qualità.

Il nuovo scenario regolamentato, quindi, non penalizza gli affiliati: penalizza i modelli di acquisizione meno sostenibili. Chi possiede siti web autorevoli, contenuti verticali e un pubblico autentico si trova oggi in una posizione particolarmente vantaggiosa.

 

L’effetto del 13 novembre sulle affiliazioni: meno concorrenza, più spazio per i progetti forti

Con la chiusura di molte skin, il numero di brand promuovibili si è ridotto, ma il valore delle collaborazioni è aumentato. Gli operatori rimasti, e soprattutto le new entry, dovranno crescere rapidamente per consolidare la loro posizione, e questo crea opportunità significative per gli affiliati che possono portare:

  • traffico genuino;
  • nuovi giocatori;
  • contenuti originali;
  • posizionamento SEO su keyword strategiche.

 

Un mercato più selettivo, ma anche più meritocratico

L’impressione generale è che l’ecosistema delle affiliazioni sia entrato in una fase più matura. Il nuovo sistema concessorio premia chi investe in infrastrutture solide, contenuti di qualità, trasparenza e continuità nelle performance.

Gli operatori stessi, rafforzati dalla concentrazione dei budget, sono più propensi a costruire rapporti stabili con partner capaci di generare reale valore aggiunto. In questo quadro, gli affiliati professionali, in particolare quelli con forte presenza SEO, possono ottenere risultati migliori rispetto al passato, superando la dipendenza dai soli grandi brand saturi di iscritti e sfruttando la crescita accelerata dei nuovi operatori che cercano visibilità.

Il riordino del gioco online non segna quindi la fine delle affiliazioni, ma la fine di un modello basato sulla quantità e sulla frammentazione. L’ingresso nel nuovo sistema concessorio porta un mercato più razionale e competitivo, dove la qualità del traffico e dei contenuti torna a essere centrale.

Per gli affiliati più strutturati si apre una fase nuova, in cui collaborazione, trasparenza e valore reale diventano le parole chiave. Il post-13 novembre potrebbe rappresentare l’inizio di una stagione particolarmente favorevole per chi saprà interpretare questo cambiamento non come una minaccia, ma come un’opportunità.

RED/Agipro

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