Attualità e Politica
20/04/2021 | 16:27
20/04/2021 | 16:27
ROMA - Il presidente del Consiglio regionale del Piemonte, Stefano Allasia – insieme agli assessori Fabio Carosso, Marco Protopapa e Andrea Tronzano – ha ricevuto oggi una delegazione di rappresentanti e operatori del gioco legale che questa mattina ha manifestato sotto Palazzo Lascaris. È quanto si legge in una nota del Consiglio regionale. «I delegati dei lavoratori Valentina Gullino e Mara Pasquale hanno evidenziato i timori di perdere il lavoro qualora la legge regionale non venga modificata - prosegue la nota - dal momento che già 1.700 posti sono stati persi e 5.000 rischiano la stessa sorte dopo il termine di maggio, data di scadenza dei cinque anni previsti dalla legge per consentire agli imprenditori di mettersi a norma rispetto alla distanza delle slot-machine dai luoghi sensibili». I rappresentanti di Sapar Alessia Milesi e Astro Massimiliano Pucci «hanno invece contestato che la legge abbia sortito negli anni gli effetti certificati dagli operatori e che la riduzione del gioco legale abbia favorito di gran lunga quello illegale».
Per la maggioranza sono intervenuti il capogruppo della Lega Alberto Preioni e il primo firmatario della proposta di legge Claudio Leone «che hanno evidenziato l’impossibilità di far tornare il provvedimento in Commissione, la volontà di prevedere fondi aggiuntivi per i Serd e la necessità di preservare il gioco legale contro l’illegalità e i posti di lavoro messi a forte rischio».
Per la minoranza hanno invece partecipato i consigliere Marco Grimaldi (Luv), Monica Canalis, Domenico Rossi e Diego Sarno (Pd) «che si sono dichiarati disponibili ad aprire un tavolo per discutere e risolvere i problemi evidenziati e hanno sottolineato la disponibilità ad aderire alla proposta avanzata da Fi di prevedere una proroga ai cinque anni previsti anche in considerazione dei ritardi e delle difficoltà provocate dalla pandemia». Erano presenti all’incontro anche i consiglieri Andrea Cane, Michele Mosca (Lega), Raffaele Gallo, Alberto Avetta, Maurizio Marello (Pd), Ivano Martinetti (M5s), Mario Giaccone (Monviso) e Silvio Magliano (Moderati).
RED/Agipro
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