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Attualità e Politica

19/05/2016 | 14:44

Regione Sardegna, Astro: «Sul gioco politica incoerente: prima un problema, ora una risorsa»

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giochi sardegna astro

ROMA - «Una questione complessa si è improvvisamente risolta nel senso che il gioco non è più il problema del territorio, ma la soluzione ai problemi del territorio. A stupire, forse, la velocità di assimilazione di tale conversione». Così l’associazione Astro commenta le reazioni politiche all’indomani dell’approvazione, da parte del Consiglio dei Ministri, del decreto legislativo di attuazione dello statuto speciale per la Sardegna, grazie al quale alla Regione andrà una parte delle entrate erariali dei giochi. «Le dichiarazioni di entusiasmo, relativamente al contenuto del decreto governativo, non lasciano dubbi sulla piena approvazione del Presidente della Regione, Francesco Pigliaru», si legge in una nota. «C’è incoerenza? Laddove il gioco lecito viene su tutti i fronti avversato, per poi tornare comodo quando deve essere utilizzato come “bancomat” per sanare arretrati, una discrepanza si avverte». La Sardegna, come molte altre regioni, ha cercato nel corso degli anni di contrastare la diffusione del gioco: a differenza di altri luoghi non esiste ancora una legge regionale (anche se c’è una proposta in standby), ma dal 2013 sono stati emessi provvedimenti per sgravi fiscali a favore dei titolari di bar e locali “no slot” (come l’istituzione di premi su Tares e Imu e sulle tasse per insegne). «Un bel giorno, però, si scopre che senza il gioco lecito la Regione non potrà ricevere il cospicuo riversamento di risorse erariali che il proprio Statuto Autonomo prevede», continua la nota. «Tutto il ‘know how’ della politica di prossimità è stato prontamente ‘rottamato’, a fronte di 900 milioni di euro. RED/Agipro

 

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