Cash out e Asian handicap, l’Agenzia delle Dogane blocca i test per le nuove scommesse: “Mancata pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale”

ROMA - Frenata secca, e forse definitiva, per il nuovo decreto scommesse. L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha comunicato ai concessionari la chiusura dell’ambiente di test, che serve per provare le modifiche tecniche introdotte dal regolamento, tra cui cash out e asian handicap. “Stante la non avvenuta pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto di regolamentazione delle scommesse, da 5 agosto non saranno più disponibili le nuove versioni del protocollo di comunicazione” per la trasmissione dei dati tra Sogei e concessionari, scrive la Direzione dei giochi di Adm agli operatori. Di conseguenza, prosegue la comunicazione, “è da considerarsi non più valida l’indicazione del 2 settembre 2019 come data di entrata in produzione dei protocolli”. Il decreto scommesse, firmato mesi fa dal ministro dell’Economia, Giovanni Tria, si è dunque bloccato ad un passo dal traguardo, vale a dire la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Decisivo, forse, un articolo apparso a inizio giugno sul Fatto Quotidiano, che aveva scatenato la dura critica di Giovanni Endrizzi, senatore del Movimento Cinque Stelle, proprio nei riguardi del Ministro del Tesoro Tria. Nel mirino finì la firma del regolamento, che tra l’altro introdurrebbe il cosiddetto “cash out”, cioè l’incasso di parte della vincita prima che l’evento si sia concluso, con la possibilità di continuare a puntare più volte sullo stesso evento. Così Endrizzi aveva scritto in una nota: «Come si inserisce questa decisione del Ministro Tria, che va ad incentivare proprio le scommesse? proprio il settore maggiormente in crescita e più appetito da giovani e giovanissimi? Cosa diventeranno le partite, un continuo rilanciare di puntate? Cosa si sta perseguendo con queste scelte? E tante altre domande chiedono a questo punto risposta. Quando è stata apposta questa firma?». Tra le novità previste dal testo, anche le multiple sull’handicap asiatico, una speciale modalità di scommessa importata in Europa dal Far East. In sostanza, gli allibratori attribuiscono uno svantaggio o un vantaggio ad una squadra, per poter offrire una quota migliore. Prevista poi la correzione dell’errore materiale nelle quote, che ha portato negli ultimi anni ad un rilevante contenzioso tra concessionari, operatori e consumatori: è il caso, cioé, in cui un bookmaker sbaglia una quota e - non accorgendosi del problema - continua ad accettare scommesse. Ora il nuovo regolamento dovrà superare nuovi ostacoli per vedere la luce. NT/Agipro